Di Berardino: disabilità, per inclusione no situazioni irregolari

Roma – “Se parliamo di inclusione non possiamo immaginare di promuovere situazioni in cui non siano promossi i diritti. Il lavoro per le persone con disabilita’ e’ una questione di diritti, inclusione ma anche di leale concorrenza tra aziende che devono rispettare le norme. Faremo emergere il sommerso, non dobbiamo finanziare situazioni non regolari”.

A dirlo Claudio Di Berardino, assessore della Regione Lazio al Lavoro, nuovi diritti, formazione, scuola e il personale, partecipando al webinar ‘Disabilita’ e lavoro: il ruolo dell’assistente sociale’, secondo appuntamento del corso di formazione online ‘Opportunita’ e network nell’inserimento lavorativo, promosso da Consorzio Platone in collaborazione con Agci Lazio.

“Questo incontro- spiega l’assessore- cade in un momento particolare, in cui il Parlamento deve scegliere, definire e trasmettere il modello di sviluppo del nostro Paese con il PNRR. L’inclusione dialoga, deve dialogare, con questo nuovo modello di sviluppo, il punto centrale infatti e’ non lasciare indietro nessuno.”

“La Regione Lazio- spiega Di Berardino- e’ impegnata su quattro fronti: l’istituzione del disability manager, che partira’ questa settimana, la riprogrammazione del lavoro per le persone con disabilita’, il reinserimento lavorativo in questo periodo di pandemia, e inoltre lo sviluppo di competenze.”

“La figura del disability manager e’ centrale e la individueremo all’interno del personale regionale, svolgendo un ruolo di raccordo con gli enti locali, l’Inail, l’osservatorio per il lavoro e costruira’ un network con tutti gli attori del mondo del lavoro e della disabilita’”.

Rispetto al tema della promozione del reinserimento lavorativo, l’assessore spiega la linea intrapresa a livello regionale a fronte della legge sull’inclusione lavorativa che ha cambiato le percentuali di assunzioni delle persone con disabilita’ da parte delle aziende: “noi come Regione stiamo approntando corsi per sviluppare le competenze, ma offriremo anche incentivi all’assunzione.”

“Il nostro obiettivo e’ far emergere il sommerso, non dobbiamo finanziare situazioni non regolari, ma concentrarci su azioni di emersione oltre che di inclusione. Se parliamo di diritti non possiamo immaginare di tacere o promuovere situazioni in cui non sono promossi i diritti, da tutti i punti di vista” conclude Di Berardino.