Disordini a Roma alla manifestazione contro il Green Pass

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    Disordini a Roma alla manifestazione contro il Green Pass – Scontri con la polizia – Diecimila, o trentamila, i cittadini che vi partecipano – Cortei con la presenza degli estremisti di Forza Nuova – Assalto alla sede della Cgil –

    La manifestazione dei cittadini provenienti da tutta Italia per protestare contro l’obbligo del Green Pass si è in breve trasformata in azioni di guerriglia urbana. Un po’ per l’esasperazione della gente, che non accetta il lasciapassare imposto dal governo per poter lavorare e studiare, e un po’ per la partecipazione di estremisti di Forza Nuova che sfruttano le legittime proteste per attaccare le istituzioni.

    Diecimila secondo la polizia, trentamila secondo altre fonti, i cittadini che sabato pomeriggio si sono dati appuntamento a piazza del Popolo e alla Bocca della Verità (qui pochi manifestanti) per quella che doveva essere una manifestazione pacifica. Quando, però, si raduna tanta gente è inevitabile che gruppi di facinorosi ne approfittino per scatenare il caos. Tra essi, riconosciuti esponenti del gruppo Forza Nuova come il leader Roberto Fiore e l’esponente locale Giuliano Castellino, che negli scontri è stato ferito leggermente alla testa.

    Gli estremisti hanno sfondato verso Palazzo Chigi, ma sono stati bloccati dalla polizia prima di entrare in Piazza Colonna. Cori di insulti verso Draghi, considerato il massimo responsabile dell’obbligo del lasciapassare, un documento, hanno fatto notare, che non veniva usato dai tempi dell’occupazione nazista della capitale e dell’Italia del centro-nord.

    Un gruppo è riuscito a sfondare il cordone delle forze dell’ordine entrando in Villa Borghese e da lì ha raggiunto Corso d’Italia dove ha attaccato la sede della Cgil, sfondando una vetrina e lanciando accuse di connivenza a Landini. I disordini sono proseguiti in serata in tutto il centro della capitale.

    Purtroppo, per farsi ascoltare dalle autorità, per costringere tutti i giornali e i telegiornali a parlare di una manifestazione anti-governativa, l’unica soluzione trovata dagli estremisti è quella di creare disordini. D’altra parte, senza disordini le manifestazioni popolari (diecimila o trentamila persone rappresentano una parte non ignorabile del popolo) ottengono dai giornali e dai telegiornali soltanto di essere scherniti come riunioni di quattro gatti.

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