Ecco lista candidati presidenti Municipi Lega

Roma – La squadra dei candidati della Lega alla presidenza dei 15 Municipi di Roma è pronta. Il partito guidato da Matteo Salvini ha trovato la quadra sui nomi e ora si appresta a confrontarsi con gli alleati, in primis Fdi e Fi, per capire chi, tra i suoi, sarà candidato della coalizione intera a supporto di Enrico Michetti nella sua corsa per il Campidoglio. Ecco al momento la situazione, Municipio per Municipio, degli uomini e delle donne (in realtà poche, cosa che è stata fatta notare) della Lega.

In I Municipio il Carroccio ha scelto Marco Veloccia, mentre in II Municipio dovrebbe puntare su Francesco Albertario. In III non risultano al momento candidati leghisti mentre in IV Municipio è pronto a scendere in campo Roberto Santoro e in V Municipio Emiliano Corsi.

In VI Municipio c’è Pamela Strippoli, ma se la Lega prenderà il XV Municipio, la scelta potrebbe ricadere su un uomo di Fdi. In VII Municipio dovrebbe candidarsi Flavia Cerquoni ma qualora corresse al Comune in alternativa potrebbe esserci ancora Pamela Strippoli.

In IX Municipio aspirano alla candidatura Piero Cucunato ed Eloisa Fanuli. In X sembra sfumata la candidatura di Antonio Del Greco. Al suo posto Monica Picca. In XI è pronto a candidarsi il capogruppo uscente Daniele Catalano.

Nel XII Municipio al momento sembra esserci solo Giovanni Picone per la Lega, mentre nel XIII dovrebbe essere scelto un uomo di Fdi. Nel XIV ecco Fulvio Accorinti o Fernando Urciuolo, mentre in XV Municipio sarà scelto uno tra Giuseppe Mocci, capogruppo uscente della Lega, e Francesco Albertario, che potrebbe così ‘lasciare’ la candidatura in II Municipio.

Ora gli alleati della coalizione, a partire da Fdi, dovranno fare le loro mosse. Il confronto, secondo le previsioni, dovrebbe chiudersi entro fine luglio con la lista definitiva dei candidati ai Municipi della coalizione di centrodestra. Intanto, dalla Lega è emerso anche che la candidata prosindaco del centrodestra Simonetta Matone dovrebbe correre come capolista e quindi potere entrare comunque in Assemblea capitolina come consigliere.