Educatrici in piazza a Raggi: più sicurezza, rimuovere Mammì

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Roma – Un centinaio di educatrici e insegnanti delle scuole di Roma Capitale e’ sceso in piazza, questo pomeriggio, per protestare per la mancata sicurezza negli Istituti e per il peggioramento della qualita’ dei servizi.

I lavoratori si sono ritrovati in piazza del Campidoglio sotto le bandiere di Cgil, Cisl e Uil, con fischietti, trombe e tamburi. Il sit in si e’ svolto sulla scalinata di fronte all’ingresso di Sisto IV, mantenendo le distanze di sicurezza.

“Queste lavoratrici stanno protestando fuori dell’orario di servizio, con grande responsabilita’, per non pesare ulteriormente su un servizio che peggiora sempre di piu’- ha spiegato Marco D’Emilia, segretario Roma e Lazio della Cgil-Fp- siamo qui per denunciare uno stato di abbandono organizzativo e di mancata sicurezza nelle scuole, per il personale ma anche per le famiglie e i bambini.”

“L’amministrazione, dopo tanti squilli di tromba, l’estate scorsa aveva messo in piedi un’organizzazione del lavoro per abbassare il rischio di contagio, con tanto di bolle.”

“Poi, pero’, ci ha convocato, smentendo se stessa, dicendoci che si erano sbagliati e che non c’erano piu’ risorse finanziarie e umane. E quest’ultimo caso vuol dire che se un’insegnante e’ positiva e si infetta si devono chiudere piu’ sezioni. Inoltre il contratto al 75% e’ insostenibile”.

“La scuola e’ stata lasciata allo sfascio e all’incapacita’ organizzativa di questo assessore- ha aggiunto Giancarlo Cosentino, segretario della Cisl Funzione pubblica Roma e Lazio- abbiamo chiesto alla sindaca Raggi di riprendersi la delega e rimuovere Mammi’ affinche’ la scuola possa riprendere una rotta che porti a nuove aperture in sicurezza e non a chiusure e alla mancanza di personale. Siamo qui, con tanta rabbia, affince’ questa amministrazione abbia contezza della situazione che ha causato”.

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