“Emergenza salute, fumi tossici si sprigionano dai campi Candoni, Lombroso e Salviati”

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    “Il Piano nomadi non può più aspettare, pur facendo i conti con la sentenza del Consiglio di Stato che ha negato l’emergenza nomadi in Italia, nessuno può negare che a Roma questa emergenza invece ci sia, sia grave e da risolvere senza ulteriori indugi. Il piano riparta, o si dichiari fallimento”. Lo afferma in una nota Fabrizio Santori, a margine di una riunione tenuta oggi presso la Commissione sicurezza di Roma Capitale di cui è presidente, e nella quale è stato fatto il punto sul Piano nomadi capitolino.

    “Invieremo una nota ufficiale con i dettagli degli obiettivi raggiunti e quelli ancora da raggiungere al vice sindaco Belviso, responsabile del Piano Nomadi, che nel lontano luglio 2009 presentò davanti al sindaco Alemanno, al prefetto Pecoraro e al ministro dell’Interno di allora Roberto  Maroni, un piano che ha bisogno di un nuovo slancio. I campi autorizzati di via Candoni e via Cesare Lombroso, proposti come luoghi modello, sono divenuti invece spazi disagiati dove manca il rispetto delle regole, e ciò che accade nel campo tollerato di via Salviati, dove l’ultimo rogo ha angosciato i residenti anche la scorsa notte, non è degno di un Paese civile. I cittadini sono ormai nelle grinfie di delinquenti che vivono nel degrado spargendo rifiuti ovunque, compresi quelli speciali ed ingombranti, e accendono fuochi che sprigionano fumi mefitici e pericolosi per la salute. E’ necessario allontanare subito chi delinque e far comprendere che Roma non è il rifugio da sfruttare per chiunque decida di entrare in città: le nostre porte sono aperte, ma solo per chi rispetta le regole”, conclude Santori.

     

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