Entro 2019 cantieri stadio Roma, ma ponte Traiano non si farà

Roma – I cantieri per il nuovo stadio della Roma potrebbero aprirsi entro l’anno. Ma il ponte di Traiano, opera che avrebbe potuto alleggerire il carico di auto private in arrivo nell’area di Tor di Valle in occasione delle partite, non si fara’ “perche’ la visione dell’amministrazione e’ quella di disincentivare il traffico privato a favore di quello pubblico”. Queste le notizie principali emerse stamani nel corso della conferenza stampa con cui il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha presentato la relazione finale del Politecnico di Torino sulla mobilita’ legata al nuovo stadio della Roma.

Raggi, in compagnia del presidente di Roma Agenzia per la Mobilita’, Stefano Brinchi, e del direttore del Politecnico di Torino, Bruno Della Chiara, ha ribadito che lo stadio si fara’ e’ che “i cantieri potranno aprirsi entro l’anno”. Gia’, ma in che modo? Brinchi si e’ assunto l’onere di far sapere il punto di vista dell’amministrazione sul nuovo ponte, il vero oggetto misterioso dei vari studi sulla mobilita’ legati al nuovo stadio.

“Il ponte di Traiano- ha spiegato il presidente dell’Agenzia per la mobilita’- e’ un tema e da ricondurre al Pums che vede come punto di forza gli spostamenti su trasporto pubblico. Immaginare nuove infrastrutture viarie vuol dire portare nuovi spostamenti su auto e su mezzi di trasporto individuale. Noi stiamo lavorando nella direzione opposta per garantire una mobilita’ accessibile a tutti e con sistemi diversi”.

Chi si aspettava un giudizio definitivo sull’argomento da parte del Politecnico di Torino e’ rimasto deluso. L’istituto piemontese, per bocca di Della Chiara, ha sostanzialmente fatto capire che la documentazione prodotta non ha nemmeno preso in considerazione di fornire una valutazione su questo argomento.

“La rete viaria romana e’ gia’ carica e oggi si parla di offerta di trasporto plurimodale- ha detto- Il ponte di Traiano? Il nostro committente ci ha chiesto di analizzare il progetto. E il ponte non faceva parte del progetto. Andrebbe comunque ad impattare sul resto della rete viaria”.

Le soluzioni offerte dal Politecnico per agevolare la mobilita’ verso lo stadio riguardano, invece, il servizio pubblico. “A novembre abbiamo usato parole forti e usato il termine ‘catastrofico’, perche’ andare nella direzione di un’offerta stradale in assenza di un’offerta ferroviaria non competitiva vuol dire non andare verso gli obiettivi europei e aggravare la situazione stradale. Il problema c’e’, ma esistono soluzioni. Le stazioni Tor di Valle e Magliana devono essere realizzate in tempi contenuti”.

Tutto e’ dunque rimandato al potenziamento dei mezzi pubblici, a partire dalla Roma-Lido. E su questo Raggi ha ricordato come “la Regione abbia gia’ stanziato 180 milioni di euro per la Roma-Lido che vanno ad aggiungersi ai 40 del Comune. Gli investimenti su quella che e’ una delle infrastrutture peggiori d’Europa- ha aggiunto- ci sono”.

Ma i cantieri per ammodernare la linea ancora non sono stati aperti. Intanto, a proposito di cantieri, questa volta quelli relativi alla costruzione dello stadio vero e proprio, alla fine della conferenza stampa e’ intervenuto il nuovo vice presidente della Roma, Mauro Baldissoni. “Il prossimo passaggio- ha detto- e’ la conclusione della convenzione urbanistica tra il proponente e l’amministrazione. Immaginiamo di riuscire a farlo in tempi molto, molto ristretti: entro un mese. Poi ci aspettiamo di poter compiere tutti i passaggi consiliari nel giro di poche settimane”.