EV, Bonelli: moria pesci frequente, ma Raggi vuole potabilizzare acqua Tevere

Roma – “E’ indecente lo scaricabarile con cui le istituzioni si stanno rimpallando la decisione su chi deve togliere i resti dei pesci morti sul fiume Tevere con una grande quantità di resti visibili anche a Castel Sant’Angelo e ricordo che analoga moria di pesci si era verificata a maggio 2020”. Lo dichiara il co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli che aggiunge.

“La causa è con molta probabilità di origine chimica considerati i numerosi scarichi abusivi che persistono sul fiume Tevere e il suo affluente Aniene e per questi motivi i progetti di Acea e comune di Roma di potabilizzare l’acqua del fiume Tevere sono folli.”

“Un primo potabilizzatore dell’acqua del fiume Tevere a Grottarossa- ricorda il leader Verde- è stato realizzato alla fine del 2018 per 350.000 romani e un secondo è in fase di progettazione, 5 volt più grande, in grado di fornire acqua per 1.750.000 di cittadini e cittadine, per un totale di 2.100.000 abitanti”.

“L’acqua del Tevere, secondo Arpa Lazio, continua Bonelli- ha una classificazione della qualità dell’acqua al livello più basso pari ad A3, inoltre la continua moria di pesci pone seri e preoccupanti interrogativi sulla scelta attuata dalla sindaca Raggi e da Acea di spendere decine di milioni di euro per potabilizzare l’acqua di un fiume che subisce anche inquinamento chimico e non solo organico”.

“Perché le risorse impiegate per costruire i potabilizzatori dell’acqua del Tevere non sono stati utilizzati per rifare una rete idrica colabrodo che perde a Roma oltre il 40% di acqua potabile e le cui perdite potrebbero dare da bere ad un’altra città, questa scelta è folle, altro che ambientalismo della sindaca Raggi siamo messi male, molto male” conclude Bonelli.