EV, Bonessio: referendum inceneritore forzatura demagogica

Roma – “Il referendum è uno straordinario strumento di democrazia partecipata che deve essere proposto a seguito di una adeguata e capillare campagna di comunicazione nei confronti dell’opinione pubblica che, opportunamente informata, può così effettuare una scelta davvero consapevole su un tema estremamente delicato e complesso come quello dei rifiuti.”

“Le stesse procedure di valutazione ambientale strategica prevedono la partecipazione dei cittadini ai progetti che hanno un impatto sull’ambiente e sulla salute ma le Amministrazioni hanno prima di tutto il dovere di informare i cittadini affinché questi possano pronunciarsi in modo consapevole”. Così in una nota il capogruppo capitolino di Europa Verde, Ferdinando Bonessio, ha commentato la richiesta avanzata dai Radicali Italiani al sindaco Gualtieri di indire un referendum sulla realizzazione di un inceneritore.

“Di fronte ad un decreto che ha già conferito al primo cittadino di Roma pieni poteri commissariali, di fatto andando a estromettere i cittadini dagli strumenti di partecipazione attiva alla vita democratica, mi chiedo quale sia il senso di una simile proposta”, ha aggiunto Bonessio.

“Come mai i proponenti di questo ipotetico referendum non hanno invece richiesto al sindaco di rinunciare ai poteri commissariali? Inoltre, come più volte ribadito da Gualtieri, allo stato attuale siamo di fronte ad una ipotesi di lavoro e non ad un vero e proprio piano dei rifiuti articolato. Quindi, su quale quesito dovrebbero essere chiamati a pronunciarsi i cittadini romani?”.

“E ancora. Perché chiedere ai cittadini di Roma di esprimersi tramite un referendum sulla realizzazione di un inceneritore- ha continuato Bonessio- visto e considerato che l’ipotesi attuale di localizzazione riguarda invece soprattutto i Comuni limitrofi di Pomezia, Albano e Ardea con un impatto decisamente maggiore su questi insediamenti abitativi e solo in modo marginale sul territorio del IX Municipio?”.

“Chiedo a tutti, e agli amici Radicali per primi, meno demagogia e meno comunicazioni ad effetto- ha proseguito Bonessio- Piuttosto lavoriamo tutti per avere informazioni più dettagliate sul piano rifiuti che il sindaco ha intenzione di proporre con i poteri speciali conferitigli.”

2Noi di Europa Verde ribadiamo ancora una volta di essere contrari agli inceneritori e, come detto allo stesso Gualtieri nel corso dell’incontro di lunedì scorso, abbiamo pronto un piano rifiuti per Roma che avrebbe effetti migliori, più efficaci ed efficienti, e sarebbe realizzabile con tempistiche di attuazione e costi minori”.

Su una comparazione dei due piani rifiuti per Roma, quello dell’Amministrazione Comunale e quello proposto da Europa Verde, “che- secondo Bonessio- potrebbero essere veramente alternativi fra di loro, allora sì che sarebbe opportuno chiedere ai cittadini, preventivamente informati, di esprimersi dato che si tratta di una decisione altamente impattante sul futuro di tutti, con ripercussioni sia sull’ambiente sia sulla salute”.

“In un momento come questo, in cui la cittadinanza è giustamente esasperata da una mala gestione dei rifiuti che la Capitale si porta dietro da troppi anni, anche a causa dell’incapacità delle Amministrazioni precedenti, chiedere l’indizione di un referendum- ha concluso Bonessio- sarebbe una forzatura sbagliata e demagogica che solleverebbe ingiustamente chi, per il ruolo di amministratore pubblico che riveste, è invece chiamato a gestire la res publica e ad assumersi la responsabilità di prendere delle decisioni per il bene dei cittadini”. (Agenzia Dire)