FARMACAP, SI VALUTINO TUTTE LE OPZIONI SENZA DARE PER SCONTATA OPZIONE CONTROLLO PUBBLICO

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    Riccardo Magi

    Riccardo Magi

    Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino.

    “Se l’amministrazione ritiene necessario avviare un commissariamento dell’azienda Farmacap lo faccia. perché ci sono tutte le condizioni in termini di scarsa chiarezza gestionale, amministrativa e finanziaria negli ultimi anni. 
    Ma il punto davvero importante è che si affronti la scelta non partendo posizioni pregiudiziali a favore del controllo pubblico a tutti i costi, bensì valutando attentamente se questo servizio è essenziale e a quali condizioni.
    Come abbiamo mostrato nel dossier pubblicato da Opencampidoglio.it (http://www.opencampidoglio.it/attiedocumenti/dossier-danno-comune-il-caso-farmacap ) vi sono state enormi storture nell’attività dell’azienda: dal posizionamento delle farmacie in zone che non sono più o non sono mai state aree territoriali in cui risiede popolazione più disagiata; ai gravi ammanchi nelle giacenze di magazzino rispetto a quanto riportato dalle scritture contabili; ai costi per locazioni passive e per ristrutturazioni e allestimenti dei locali che ospitano le farmacie; al fatto che, inspiegabilmente, l’azienda svolga anche l’attività di asilo nido e la voglia persino implementare.
    Tutto contribuisce a incrementare un debito incredibile per un’attività di questo tipo e la proposta di nuovo piano industriale predisposta al momento non risponde minimamente all’esigenza di risanamento.
    Per questo è necessario aprire rapidamente una fase in cui si confronti un piano industriale di reale risanamento, che mantenga l’azienda in controllo pubblico, con uno che preveda la dismissione delle licenze attraverso un bando. Non è assolutamente vero che questa seconda opzione comporti l’annullamento di servizi, come la teleassistenza, che possono essere tranquillamente gestiti dal Dipartimento Politiche Sociali, né che comprometta la salvaguardia dei livelli occupazionali.”

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