Farnesina: stiamo lavorando contro fake news all’estero

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Roma – “Stiamo assistendo a una preoccupante proliferazione di notizie inaccurate ed allarmistiche sulla situazione sanitaria nel nostro Paese che non rispecchiano la realta’ di un fenomeno di contagio che rimane significativamente circoscritto ad alcune piccole aree ristrette a poche Regioni”. Cosi’ oggi la Farnesina in una nota.

Nel testo, nel quale si evidenzia l’impegno del ministero per la diffusione di notizie sul reale impatto del coronavirus in Italia, si legge: “La risposta che il governo italiano sta dando all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e’ stata tempestiva, come ci e’ stato riconosciuto anche da Oms e Ue, ma e’ stata soprattutto improntata alla massima trasparenza e chiarezza nei confronti della comunita’ nazionale e dei partner internazionali. Stiamo inoltre lavorando con i nostri vicini per mettere a punto protocolli armonizzati e linee di azione condivise circa i controlli sulle persone in ingresso nei rispettivi Paesi.”

“Stiamo assistendo ad una preoccupante proliferazione di notizie inaccurate ed allarmistiche sulla situazione sanitaria nel nostro Paese che non rispecchiano la realta’ di un fenomeno di contagio che rimane significativamente circoscritto ad alcune piccole aree ristrette a poche Regioni. Il ministero ha diramato ieri il primo report giornaliero inviato a tutta la rete diplomatico-consolare italiana affinche’ le nostre ambasciate e i nostri consolati possano trasmettere in tutto il mondo informazioni corrette e trasparenti sul reale impatto del coronavirus in Italia, con dati precisi e le localita’ ben definite che ad oggi stiamo monitorando”.

Nel testo si legge ancora: “L’operato del nostro Paese e’ e rimarra’ improntato alla massima trasparenza nei confronti della comunita’ internazionale. Al tempo stesso massimo sara’ l’impegno della Farnesina a contrastare la diffusioni di messaggi e informazioni fuorvianti ed imprecisi che possono influenzare le decisioni delle autorita’ sanitarie dei nostri partner rispetto ai programmi di viaggio e lavoro dei loro cittadini in zone del nostro Paese solo marginalmente e indirettamente colpite dal contagio con un numero molto limitato ed isolato di infezioni”.

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