Fassina: serve coraggio per cambiare Piano Sociale, ora è inadeguato

Roma – “Il Piano Sociale presentato oggi e’ gia’ superato a causa di una pandemia che ha stravolto e continua a stravolgere la citta’ sul piano economico e sociale. La Giunta Raggi e l’Assessora Mammi’ avrebbero dovuto aprire una effettiva fase di ascolto delle associazioni piu’ attive nei drammatici mesi alle nostre spalle prima di concludere il processo. Avrebbero dovuto coinvolgere le rappresentanze dei lavoratori e delle lavoratrici della citta’ al fine di costruire e rafforzare le sinergie per l’integrazione lavorativa. Il Piano Sociale e’ quindi inadeguato.”

“Ad esempio, le politiche del diritto all’abitare erano gia’ inadeguate alla portata del dramma vissuto a Roma da decine di migliaia di famiglie. Ora, diventano completamente astratte. In mancanza di una visione strategica degli interventi, e’ poi difficile rispondere con celerita’ ed efficienza alle emergenze, come dimostrano i ritardi e le confusioni createsi per la consegna dei buoni spesa. Inoltre, ma e’ punto decisivo, non si puo’ continuare con il principio della spesa storica, senza un’analisi dei bisogni esplosi prepotentemente nella fase attuale.”

“Infine, e’ assente qualunque riferimento all’utilizzo degli immobili capitolini, quindi archiviare la Delibera 140/15 e approvare un regolamento per valorizzare le iniziative di solidarieta’ sociale di centinaia di associazioni, in prima linea in queste settimane per l’assistenza alimentare. Il Piano Sociale deve essere la Carta d’Identita’ del Welfare cittadino, non un elenco di interventi, tra l’altro datati. L’emergenza ci ha dimostrato che il sistema non regge, c’e’ bisogno di un grande atto di coraggio per cambiarlo radicalmente e renderlo efficace e fruibile per tutti coloro che ne hanno bisogno”. Cosi’ in un comunicato Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma e promotore Roma Ventuno.