Fdi: D’Amato esca da palazzo, Pisana torni a riunirsi

Roma – “Abbiamo provato piu’ volte a dare il nostro contributo per collaborare al fine di superare questo momento di difficolta’, abbiamo piu’ volte preso come monito le parole del presidente Mattarella che anche ieri ha ribadito l’importanza dello spirito di collaborazione, ma onestamente non possiamo piu’ rimanere inermi alle preoccupazioni dei sindaci”. Cosi’ in una nota il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione Lazio.

“Oggi, si aggiungono le grida d’allarme dei sindaci di Anzio, Marcellina, Palombara Sabina, Campagnano, Montelibretti, Bellegra, Rocca Massima, Cave, che ricevono una dotazione di materiale di protezione, come le mascherine, largamente insufficiente rispetto ai propri abitanti- spiega la nota- Come il caso di Anzio, con il sindaco che questa mattina ha comunicato che si e’ visto recapitare un numero di mascherine che puo’ coprire il fabbisogno di circa l’8% dei cittadini, oppure pensiamo a Nerola, dove oggi verranno effettuati soltanto 35 tamponi, circa l’1,5% dei tamponi per l’intera popolazione, nonostante sia zona rossa, impedendo di fatto di isolare le persone positive, che potrebbero anche diffondere il virus”.

“Questa e’ l’ennesima riprova di quanto i nostri sindaci siano soli e isolati in questa battaglia, hanno difficolta’ anche a parlare con le Asl, la Regione, con quelli che dovrebbero essere gli enti di prossimita’- continua la nota- E noi non siamo in grado di dare risposte alle loro richieste, in quanto non riusciamo a metterci in contatto con gli uffici preposti”.

“Per questi motivi, riteniamo che l’assessore D’Amato debba uscire dalle stanze della Regione e incominciare a confrontarsi costantemente con la realta’ che stanno vivendo i 378 comuni del Lazio, con i sindaci che in troppi casi sono abbandonati a se stessi. Lo ribadiamo ancora una volta: Consiglio regionale e commissioni devono riunirsi (in qualsiasi modo), noi abbiamo bisogno di un luogo di confronto dove poter affrontare, con spirito collaborativo, le tante criticita’ emerse in questo periodo- conclude la nota- Noi da oggi diciamo basta al metodo utilizzato dalla regione, che sta portando il Lazio verso il baratro”.