Fdi: errore trasformare Sant’Andrea in ospedale Covid

Roma – “La situazione dell’ospedale Sant’Andrea conferma quanto sostenuto da molte autorevoli fonti a livello nazionale gia’ da due mesi. Quando si entrera’ nella Fase Due bisognera’ riorganizzare la rete degli ospedali Covid, identificando pochi centri dedicati, consentendo agli altri ospedali di riprendere la normale attivita’ medica e chirurgica. La scelta unilaterale di fare del Sant’Andrea un ospedale Covid, operata unilateralmente dalla Troika Zingaretti, D’Amato, Marcolongo si e’ rivelata dannosa e sta pregiudicando l’assistenza sanitaria ai cittadini dell’area nord della citta’ metropolitana di Roma.”

“Ci sono molti pazienti in attesa di operazioni importanti che vanno ricoverati in tempi brevi, garantendo loro un ambiente sicuro. Tra i tanti esempi che avremmo potuto citare, il Sant’Andrea rappresenta la cartina al tornasole della criticita’ insita nell’organizzazione di ospedali misti nei quali ci sono state serie difficolta’ per l’isolamento dei ricoverati che sono stati esposti al virus, cosi’ come il personale sanitario che in quel nosocomio romano conta ben 49 operatori contagiati, anche per la carenza dei dispositivi di protezione, non forniti a sufficienza dalla Regione. La struttura ospedaliera mista va abbandonata, poiche’ genera molteplici impedimenti nella cura di tutte le altre patologie, alimentando uno stato di confusione ed incertezza che ha prodotto di fatto il blocco dei reparti, come attestano i soli 110 pazienti attualmente ricoverati”. Cosi’ in un comunicato Giancarlo Righini, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.