Fdi: noi schierati con il fronte “no” per il referendum

Roma – Fratelli d’Italia si schiera sul fronte del ‘no’ per il referendum cittadino sulla messa a gara del trasporto pubblico di Roma del prossimo 11 novembre, giudicando “vigliacca e sbagliata la scelta” del Movimento Cinque Stelle e della sindaca Virginia Raggi di “tenere in sordina lo svolgimento della consultazione” e facendo un appello ai romani: non sara’ un giudizio sull’attuale gestione del servizio, “bocciato nei fatti”, ma sul mantenimento pubblico di “un bene prezioso che svolge una funzione sociale”. A spiegare la posizione del gruppo capitolino sono stati, in una conferenza stampa in Campidoglio, il capogruppo Andrea De Priamo, i consiglieri Francesco Figliomeni e Lavinia Mennuni e il capogruppo alla Regione Lazio, Fabrizio Ghera, che hanno lanciato una proposta di delibera per legare gli emolimenti dei dirigenti di Atac agli effettivi livelli del servizio.

“Il tema fondamentale se mettere a gara il tpl o proseguire con l’affidamento in house e’ importantissimo e riguarda tutti i romani- ha detto De Priamo- L’11 novembre e’ una data che Raggi e il M5S stanno tenendo in sordina, nella riforma dello statuto hanno tolto il quorum ma in questo caso hanno deciso di mantenerlo perche’ Raggi teme che il referendum sia un giudizio dei romani sul tpl attuale, ma noi siamo qui per dire che Fdi sostiene il ‘no’ al referendum indipendentemente dalla cattiva amministrazione attuale, che pero’ non deve portare a una scelta ancora piu’ sbagliata, quella di mettere a gara e affidare oggi a un privato un servizio cosi’ delicato e non dedicato al profitto ma a una funzione sociale, perche’ si tratta di raggiungere le periferie e impedire ai cittadini di restare intrappolati. Atac deve essere risanata e siamo molto critici sulle scelte e la gestione di questa amministrazione, serve una riorganizzazione interna legata a una maggiore efficienza”.