Federalberghi: bisogna puntare sulla qualità, basta low cost

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Roma – “I numeri sono chiari, il turismo ha avuto una crescita costante nel tempo. Tra dieci anni non sara’ piu’ sostenibile perche’ Roma potrebbe arrivare a 134 milioni di presenze. Scelte come il blocco dei pullman turistici e la tassa di soggiorno limitano questo settore, ma dall’altra parte non ci sono indicazioni sulla strada da prendere e su che cosa vogliamo fare. Il buonsenso ci dice che dobbiamo andare verso un turismo di qualita’, ma non basta dirlo: e’ necessario costruire una rete di istituzioni, operatori e cittadini”. Cosi’ Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, nel suo intervento alla 17esima edizione dell’Albergatore day, che quest’anno per la prima volta si svolge nella Nuvola dell’Eur e che e’ aperto anche a cittadini e curiosi.

L’idea di Federalberghi e’ far cessare la “guerra tra cittadini e turisti” e di “pensare a un loro avvicinamento positivo”. In questo quadro, pero’, l’obiettivo deve essere quello di incentivare un turismo di qualita’, “contrastando prima di tutto le atrutture ricettive abusive, perche’ fanno lo stesso lavoro degli alberghi ma senza rispettare le regole che gli albergatori sono tenuti a seguire”. In questo senso, “Airbnb disincentiva gli investimenti degli albergatori. Bisogna fare uno sforzo comune. La citta’- cosi’ ancora Roscioli- prenda questa decisione e tutte le azioni vadano in quella direzione. Roma e’ una citta’ di cultura e il turismo low cost non e’ un turismo che punta alla cultura, dobbiamo guardare a un turismo medio-alto, di un certo grado culturale”.

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