Federbalneari Lazio: costiero e sistema mare volano economia mare

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Roma – Il futuro del turismo costiero deve puntare su l’interconnessione tra blue economy, green economy e beni culturali, per questo Federbalneari Lazio “condivide l’atto di Indirizzo ‘Blue Economy e Sviluppo Economico: un percorso di rilancio per il porto di Civitavecchia ed il sistema portuale del Lazio’ promosso nei giorni scorsi dagli assessori regionali del Lazio Alessandri (Lavori Pubblici), Orneli (Sviluppo Economico), Di Berardino (Lavoro, Scuola e Formazione), Sartore (Bilancio e Programmazione Economica), Valeriani (Urbanistica)”.

“Il Turismo costiero e il sistema portuale del Lazio possono diventare il vero volano dell’economia del mare nel quadro pandemico attuale. Bene quindi l’atto di indirizzo regionale sul rilancio del sistema portuale del Lazio, ma la ‘risorsa mare’ va riorganizzata su un nuovo indirizzo turistico, anche con politiche di incentivi e premialita’ diretti al sostegno dei Sistemi Turistici Integrati dei territori”, spiega Marco Maurelli, presidente Federbalneari Lazio, importante associazione dell’industria del turismo balneare.

Per Federbalneari gli elementi cardine per il rilancio del turismo costiero sono, infatti, la creazione di un’offerta turistica integrata, qualita’ dei servizi e sostenibilita’ ambientale: solo con una visione strategica di indirizzo che comprenda un sistema turistico integrato con i territori, con il sistema culturale e con il rilancio del settore portuale del Lazio si potranno costruire ed intercettare nuovi flussi turistici in una situazione oggettivamente piu’ complessa ed indefinita come quella attuale.

“L’avvio di un progetto di sostegno alla blu economy e’ l’elemento prominente per lo sviluppo di un turismo integrato costiero che finalmente riconosca il ruolo del ‘mare’ come risorsa strategia regionale essenziale ma deve passare per l’implementazione di politiche di green economy ed attraverso gli strumenti previsti dal Recovery plan”, spiega Maurelli.

“Ma non solo: le politiche di sviluppo della blu economy devono necessariamente essere integrate con il sistema dei beni culturali regionali in modo da costruire un’offerta turistica che valorizzi il nostro territorio a 360 gradi”, conclude Maurelli.

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