Festival Yulin, anche Campidoglio chiede stop: Governo deve sollecitare Cina

Roma – Il Campidoglio, sulla scorta di una mozione a firma M5S approvata all’unanimità dall’Assemblea capitolina, chiederà al Governo guidato da Mario Draghi di sollecitare le autorità cinesi affinché vietino lo svolgimento del Festival di Yulin e pongano fine all’uccisione di cani e gatti a scopo alimentare e per ottenere pellicce o altri sottoprodotti, e alla commercializzazione della carne o di altri derivati da questa attività.

La mozione, presentata dal presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale, il pentastellato Daniele Diaco, impegna infatti la sindaca Virginia Raggi e la sua Giunta a interfacciarsi con l’esecutivo sulla falsariga di quanto fatto da “molti Governi e molti Stati europei e non solo- ha spiegato Diaco intervenendo in Aula- che hanno dichiarato la propria contrarietà a questo tipo di eventi.

Lo stesso Governo cinese ha intercettato tramite un sondaggio la contrarietà della popolazione cinese” nei confronti del festival, che si svolge ogni anno, nella regione autonoma del Guangxi, nella Cina meridionale, in concomitanza con il solstizio d’estate, con 5.000 tra cani e gatti prima tenuti in gabbia e poi bolliti vivi, fatti a pezzi e mangiati dai visitatori, secondo la tradizione.

“Purtroppo il festival continua ogni anno e nel 2021 è inammissibile che possa proseguire- ha aggiunto Diaco- Chiediamo al Governo italiano di interloquire con il Governo cinese affinché ponga il divieto assoluto nello svolgere l’evento. Sono state raccolte firme in tutto il mondo e c’è attenzione a livello internazionale da parte delle associazioni ambientaliste e animaliste, ma una parte del Governo cinese non vuole sentir ragioni”.