Fials: Cto deve correre ai ripari su sicurezza luoghi lavoro

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Roma – “Dopo ripetute richieste non assolte dalla direzione generale dell’azienda, corre l’obbligo di assumere le dovute cautele per verificare lo stato di sicurezza dei luoghi di lavoro interni al nosocomio Cto Alesini in seno all’Asl Roma 2.”

“A oggi infatti non e’ stato possibile attuare documenti condivisi tantomeno verificare quali strumenti sono stati adottati per contrastare i contagi nella struttura sanitaria, la propagazione del virus e delle sue mutazioni, fronteggiare eventuali rischi d’incendio, secondo le normative vigenti in materia penale e civile nonche’ per evitare sanzioni da parte delle autorita’ di controllo.”

“Il Cto deve correre ai ripari per garantire cittadini utenti e operatori sanitari”. E’ quanto viene riportato nella nota della Segreteria Fials di Roma sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e specificatamente nel plesso nosocomiale del Cto Alesini, con il pensiero alle due giovani vittime dei giorni scorsi. Ennesime morti bianche.

“Infatti dopo ripetute segnalazioni ricevute, e’ impellente quindi che la direzione generale e la direzione sanitaria ci renda edotti sui sistemi messi in posa per la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini utenti, compreso l’impianto montalettighe esterno e le scale di emergenza esterne per completare il piano antincendio oggi insufficiente; non ultima- prosegue la nota- l’apertura dell’uscita dalla struttura camera mortuaria che potrebbe agevolare anche le vie di fuga ed evitare l’assembramento di auto interne”.

“Per concludere vogliamo ricordare alle direzioni che il codice Civile e il decreto del ministero dell’Interno (1/11/2019) obbliga le direzioni aziendali a eseguire nei dettagli piani e misure antincendio e sicurezza garantendo facili vie di fuga e mappature adeguate che- esplicita la nota- al momento non risultano alla nostra attenzione”.

“Anche in questo caso specifico cosi’ come per la questione salute, la prevenzione e’ l’unica arma che abbiamo per garantire chi frequenta la struttura. Aspettiamo quindi puntuali e tempestive risposte in merito. Diversamente saremo costretti ad adire alle vie giudiziali contingenti”.

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