Fials: più fragili abbandonati, dosi soprattutto ai sani

Roma – “Cadono nel vuoto le raccomandazioni del presidente Draghi: ‘È cruciale vaccinare prima i nostri concittadini anziani e fragili, che piu’ hanno da temere per le conseguenze del virus. Le Regioni seguano le priorita’ del piano vaccinale'”. Cosi’ la Segreteria provinciale Fials di Roma che contesta l’inottemperanza della Regione Lazio.

“Ma quali sono questi concittadini fragili, secondo la Regione Lazio? Soltanto i portatori di handicap gravissimi, che in sostanza sono solo una minima percentuale della popolazione regionale e, soprattutto, la punta di un iceberg della vasta platea della fragilita’ e dell’invalidita’- continua la nota- È chiaro che per l’Assessorato alla Sanita’ della Regione Lazio esistono solo due categorie di persone: quelle sane e quelle estremamente vulnerabili con malattie, purtroppo, gravissime e condizioni, spesso, di non autosufficienza.”

“Peccato che in mezzo a queste due categorie esista tutto un mondo di pazienti con esenzione per patologie e/o per invalidita’ anche gravi, affetti da malattie e disabilita’ croniche. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms) le malattie croniche sono ‘problemi di salute che richiedono un trattamento continuo durante un periodo di tempo da anni a decadi’.”

“Per alcune di esse il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) prevede la possibilita’ di usufruire dell’esenzione dal ticket di alcune prestazioni di specialistica finalizzate al monitoraggio della malattia e alla prevenzione di complicanze e ulteriori aggravamenti”.

Secondo la Fials di Roma “l’elenco delle malattie croniche esenti dalla partecipazione al costo delle prestazioni e’ stato ridefinito e aggiornato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Lea del 12 gennaio 2017. A noi bastera’ citarne qualcuna: 048 (soggetti affetti da patologie neoplastiche maligne e da tumori di comportamento incerto); 006 (artrite reumatoide); 009 (colite ulcerosa e malattia di Crohn); 036 (morbo di Burger). Ci fermiamo qui, ma potremmo continuare… Ed ancora C01 (Invalidi civili al 100% senza indennita’ di accompagnamento), C03 (Invalidi civili dal 67% al 99%), L01 (Invalidi del lavoro dall’80 al 100%) ecc ecc.”

“Ecco, tutte queste categorie- afferma il Sindacato- non sono da considerare persone fragili per l’assessore D’Amato… Si continua a vaccinare, come e’ giusto, per fasce di eta’ (pazienti anziani certo, ma per fortuna non tutti malati e/o fragili) ma non si aprono le liste a pazienti sicuramente in condizioni di maggiore suscettibilita’ al contagio e alle sue complicanze”.