Figliomeni (FDI): Stop a violenza sulle donne e femminicidi

Roma – Francesco Figliomeni, Consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni.

“Sono oltre 3.000 i casi di femminicidio in Italia dal 2000 a questi primi mesi del 2018. Un numero che lascia senza parole a cui vanno aggiunti anche tutti gli altri tipi di violenza. Da quella fisica a quella domestica, da quella psicologica a quella economica. E allora non riusciamo neanche più a tenere il conto. Infatti a fronte di delitti criminosi passionali, nel campo delle violenze di genere esiste un sommerso inquietante”.

“Perché il più delle volte la violenza si consuma dentro le mura domestiche. Molte, troppe donne per diversi fattori quali vergogna, paura, dipendenza economica non se la sentono di denunciare alle Forze dell’Ordine quanto subito. Chiediamo adeguate forme di protezione delle vittime, specie in quei casi in cui siano presenti ed attuali situazioni di pericolo e minacce già denunciate in precedenza”.

“Ad oggi esistono delle norme vigenti importanti a tutela delle donne, che tra l’altro sono frutto di numerosi interventi di riforma degli ultimi anni volti ad inasprire le pene. Ma nonostante ciò ogni giorno si consuma una violenza che ha come vittima la donna. Da un punto di vista giuridico il problema maggiore risiede nella lentezza esasperante della giustizia”.

“Dovuta alla pur sempre presente carenza dell’organico amministrativo e giudiziario, che non permette una giusta tempestività da parte degli organi preposti. Roma dal canto suo non è esente da questa recrudescenza di violenze senza fine. Se pensiamo che secondo la Questura nel 2017 sono stati consumati ben duecentoventi casi di stupro che abbracciano fasce d’età che vanno dalle adolescenti alle donne adulte”.

“Per questo motivo stiamo predisponendo una nuova mozione all’Assemblea capitolina, dopo quella presentata nel settembre 2017, volta a tutte le iniziative in ambito comunale che possono essere messe in campo per sostenere le donne e le famiglie vittime di violenze. Cercando di coinvolgere tutte le istituzioni prevedendo, altresì, l’istituzione di una Consulta cittadina, formata da esperti del settore, con funzioni propositive e consultive dell’Amministrazione capitolina”.

“Ci auguriamo che tutte le forze politiche presenti nell’Aula Giulio Cesare possano sostenere questa mozione, che non porta nessun colore politico. In quanto ognuno di noi è chiamato in causa come marito, fidanzato, padre per attivarsi in prima persona affinché a livello di società si cambi mentalità. E si contrasti in ogni modo l’aumento di fatti violenti criminosi, che troppo spesso coinvolgono le figure femminili”.