Fipe: distanziamento elimina 246mila posti in ristoranti, inaccettabile

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Roma – “Con le misure di distanziamento previste dal Comitato Tecnico Scientifico, ovvero una persona ogni 4 metri quadrati, i ristoranti romani perdono 246 mila posti a sedere (4,5 milioni a livello nazionale), il 63% del totale. La ristorazione romana e’ fatta da piccole attivita’ che, come a livello nazionale, hanno in media una superficie di 90 metri quadrati e 62 posti a sedere. Il numero di posti a sedere per metro quadrato e’ pari a 0,7 ma nei piccoli ristoranti si scende a 0,6. Se si adottasse il parametro di 4 metri quadrati per cliente il numero dei posti scenderebbe di oltre il 60% e nel caso di birrerie e pizzerie la riduzione sarebbe anche superiore. Il numero di posti per metro quadrato scenderebbe a 0,25”. E’ quanto si legge nella nota di Fipe Confcommercio Roma.

“E’ un’ipotesi inaccettabile che affosserebbe tutto il comparto- denuncia Giancarlo Deidda, commissario di Fipe Confcommercio Roma- Come Federazione abbiamo fatto proposte concrete basate su distanze tra i tavoli in grado di garantire la sicurezza e la possibilita’ delle aziende di lavorare per mantenere i livelli occupazionali. Con le distanze proposte, peraltro applicate in modo cosi’ severo solo nel caso della ristorazione, le aziende non potranno sopravvivere. La stessa possibilita’ di ottenere, come misura compensativa, maggiore spazio all’esterno e’ in questo modo assolutamente depotenziata. Per noi il punto di riferimento resta il distanziamento interpersonale di un metro”.

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