Fit Cisl: rispettiamo Tar, ma problemi invariati

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Roma – “Rispettiamo le decisioni del Tar del Lazio in merito all’ordinanza dei rifiuti della Regione, ma i problemi sulla chiusura del ciclo e sulla loro gestione e smaltimento, sul territorio, restano invariati: era maggio del 2019 quando abbiamo iniziato a proporre un ‘Patto per il decoro della città’, una serie di proposte pragmatiche e concrete su cui intavolare un dialogo, che sono cadute nel vuoto.”

“Tuttavia non ci stanchiamo, e ribadiamo con ancora maggior forza la volontà di partecipare a un’azione coordinata per il bene di Roma: serve un’alleanza tra le Istituzioni, il management di Ama e i sindacati per restituire alla città la dignità di una capitale europea, nell’interesse dei cittadini, di quasi 8mila lavoratori, della collettività. Ogni azione divisiva e non coordinata costituisce una perdita per tutti”.

E’ quanto dichiara il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, aggiungendo che “purtroppo il nostro appello di due anni fa resta invariato. Riteniamo urgente e imprescindibile che siano elaborate risposte economiche, finanziarie e organizzative condivise e concrete.”

“Resta inoltre il problema dell’impiantistica: Roma è, insieme ad Atene, l’unica Capitale europea che non chiude il ciclo dei rifiuti, e i cittadini pagano una tassa altissima per far sì che gli scarti siano trasferiti altrove, ed è necessario uno sforzo comune per mettere in campo azioni che vadano nel senso dell’economia circolare”.

“In un momento di seppur lenta ripartenza, come quello attuale- conclude il sindacalista- lo sforzo dovrebbe essere massimo per liberare la città dai rifiuti in eccesso, per risolvere le criticità, per facilitare l’attività di migliaia di lavoratori che talvolta affrontano situazioni insostenibili”.

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