Fp Cgil Roma-Lazio: Ama senza bilanci e trasparenza, è allo sbando foto

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Roma – “E’ una crisi pesantissima, senza precedenti, quella che investe la partecipata capitolina dei rifiuti. Una crisi finanziaria e industriale aggravata dall’incertezza di questi anni, dalla propaganda della Giunta Raggi che ha preteso una rincorsa sulla raccolta al porta a porta senza progettare un singolo impianto, e dall’inadeguatezza del management, cambiato con cadenza semestrale e scelto con logiche incomprensibili. La gestione di Stefano Zaghis ha persino peggiorato la situazione: autoreferenziale, antisindacale e incapace di agire dentro le regole e in modo trasparente”. Con una nota Giancarlo Cenciarelli, Segretario Generale dell’Fp Cgil Roma e Lazio, interviene in merito agli sviluppi in casa AMA, dopo che la Giunta capitolina ha dato l’ok alla proposta dell’amministratore unico di “sospendere l’iter di approvazione del progetto di Bilancio 2017”.

“Quello del 2017 era l’unico bilancio presentato da Zaghis- aggiunge il sindacalista- che dal suo insediamento promette l’approvazione imminente di settimana in settimana, mentre oltre al consuntivo 2017 mancano i bilanci 2018 e 2019. Uno scenario preoccupante, se si tiene conto del fatto che lo stesso amministratore unico ha dichiarato di non essere in grado di far quadrare i conti per il 2020 in assenza di un ritocco delle tariffe, e visti gli automatismi normativi che con 4 bilanci consecutivi in passivo porterebbero Ama nel baratro assieme a 7300 lavoratori e famiglie”.

“Stesso baratro che intravedono i lavoratori di Ama, sottoposti a condizioni di lavoro indecorose, senza mezzi, a ranghi ridotti e senza vestiario da un anno, e in cui vengono spinti i lavoratori dell’appalto per la raccorta porta a porta delle utenze non domestiche, appalto voluto dalla Raggi e adesso ridimensionato da Zaghis per fare cassa in piena emergenza Coronavirus, con pesanti ricadute sul servizio e sulla tenuta occupazionale. Si e’ creata per incapacita’ un’ulteriore crisi sociale- aggiunge Cenciarelli- con 270 lavoratori a rischio licenziamento, a cui non si danno prospettive che pure sarebbero possibili”.

“Zaghis non rispetta il minimo sindacale nelle relazioni: viola il contratto nazionale, viola gli accordi, aumenta gli stipendi dei dirigenti in modo arbitrario, assume dirigenti e quadri fuori dalle regole. Una situazione imbarazzante per chi con questo management dovrebbe discutere un piano assunzionale- conclude il segretario generale della Fp Cgil- gia’ modificato in barba agli accordi, e per una citta’ che meriterebbe il rilancio di Ama, non il solito assalto alla diligenza”.

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