Garavaglia: turismo, fino ad ora 170 mln sostegni

Roma – “La situazione di Roma è chiaramente complicata. Degli 1,8 mld distribuiti in varie forme di sostegni, a Roma sono arrivati circa 170 milioni. Perché tale è il peso della città nel comparto turistico della nazione e poi perché le misure sono andate di più dove c’era maggiore sofferenza. Questo dato si rifletterà nelle misure future e quindi questo circa 10% riguarderà gli investimenti che verranno fatti a Roma”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intervenendo alla seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina dedicata alla crisi del settore.

“La vera ripartenza si avrà con l’arrivo dei turisti, non ci saranno mai sostegni sufficienti per coprire il buco e non è pensabile continuare in eterno sussidiando. Serve fare tornare i turisti. Le cose stanno andando meglio ma ancora non basta”, ha spiegato Garavaglia.

“Le due ottime notizie di questi giorni sono da una parte l’ordinanza del collega Speranza, che ha completamente aperto ai flussi e con regole più semplici di altri Paesi: questo consentirà un flusso importante di turisti. Dall’altra è molto positivo l’annuncio di Draghi della fine dello stato di emergenza, che dà fiducia agli operatori e fa arrivare prenotazioni in numero importante”.

Nel frattempo continueranno a essere erogate le risorse per i sostegni: “Nel decreto sostegni ter il turismo ha avuto una quota di 413 mln e stiamo valutando emendamenti al Senato per altri 200 milioni circa. Però cambia l’ottica. La maggior parte dei sostegni che vogliamo dare sono di decontribuzione per aiutare le aziende che restano attive”, ha aggiunto il ministro, secondo il quale “la vera sfida è quella del Pnrr. Anche qui, giustamente, Roma la fa da padrona.”

“Perché è il simbolo dell’Italia e della sua ripartenza. Non si può che partire da Roma per capire come dare una spinta al rilancio del Paese. Oltre quindi ai 2,4 mld, che diventeranno 7,9 con l’effetto leva che il distribuisce e che in buona parte arriveranno a Roma, ci sono poi delle misure specifiche come quella ‘Caput Mundi’, che è una grande occasione. Anche qui, l’assemblea Capitolina può dare la sua impronta, perché c’è ancora la possibilità di migliorare l’impianto generale della misura affinché non sia solo la somma di tanti microinterventi”. (Agenzia Dire)