Gaynet Roma: uno scempio dire Regeni sì e arcobaleno no

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Roma – “E’ assurdo dover sentire ancora parole di disprezzo contro simboli di inclusione e liberta’ come la bandiera arcobaleno. Simboli di tutte e tutti, che ormai le piu’ grandi capitali europee hanno fatto propri”. Cosi’ Rosario Coco, referente di Gaynet Roma, in una nota, dopo le dichiarazioni del parroco della Chiesa di Piazza Sempione, che ha definito uno ‘scempio’ lo striscione arcobaleno esposto sulla facciata del Municipio III di Roma Capitale.

“E’ imbarazzante sentire dire che ‘lo striscione di Regeni va bene mentre l’altro e’ uno scempio’. Mettere rivendicazioni giuste e irrinunciabili le une contro le altre e’ il vero scempio che non possiamo tollerare.”

“Il movimento LGBTI e’ tra quelli che si sono maggiormente mobilitati di fronte alla tragedia di Giulio Regeni, frutto dello stesso regime repressivo, autoritario e omofobo che oggi tiene ancora in carcere Patrick Zaki. Come al solito- conclude- le destre clericali provano a far passare i temi LGBTI come ‘divisivi’, ma in realta’ gli unici a dividere e a seminare odio sono loro”.

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