Gemelli, domani al via raccolta fondi contro Parkinson

Roma – Domani, sabato 30 novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata del Parkinson. Nell’occasione lo stato dell’arte sulla patologia neurologica: epidemiologia, nuove metodiche, diagnosi e trattamenti con gli esperti della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs di Roma: il direttore dell’Uoc di Neurologia, professore Paolo Calabresi, ordinario di Neurologia all’Universita’ Cattolica, e la responsabile dell’Uos dei Disturbi del Movimento, dottoressa Anna Rita Bentivoglio. I neurologi del Gemelli partecipano anche alla Giornata di raccolta fondi per la ricerca con l’evento in programma domani al Palazzo Merulana promosso dall’Accademia Limpe Dismov.

IL FENOMENO PARKINSON: I NUMERI – La MP non rappresenta un fenomeno circoscritto. Ricordiamo che e’ la seconda malattia neurodegenerativa dell’adulto, dopo l’Alzheimer. Oggi, nel nostro paese, si stima che vi siano poco meno di 250 mila malati. Considerando che ogni paziente ha almeno un caregiver che lo assiste, si comprende che questo fenomeno riguarda bel oltre mezzo milione di persone. Se allarghiamo l’orizzonte al resto dei Paesi, si stima che vi siano oltre 5 milioni di malati nel mondo, di questi circa 1 milione in Europa. L’eta’ rappresenta il fattore di rischio principale: la malattia, in oltre la meta’ dei casi si presenta dopo i 60 anni, e oltre gli 80 anni, 1 individuo su 50 sperimenta qualche disturbo.

I casi che hanno una base genetica “monogenica” rappresentano intorno al 5%, quindi in Italia intorno ai 10 mila, gli altri fattori di rischio sono l’esposizione ad alcune sostanze: pesticidi, diserbanti, mentre fattori protettivi sono l’attivita’ lavorativa, l’attivita’ fisica ed intellettuale. Tutti identificano la MP con il tremore delle mani. In realta’ il disturbo piu’ importante e’ la riduzione del movimento, sia nel senso del rallentamento che della riduzione dell’iniziativa motoria; il terzo segno caratteristico e’ la rigidita’ dei muscoli, una rigidita’ molto diversa da quella della spasticita’, definita di tipo plastico.

Ma la MP e’ una condizione complessa, che si manifesta non solo con sintomi motori, ma anche con disturbi dei sensi, in particolare dell’olfatto, del gusto, puo’ disturbare l’umore, il sonno, la funzione intestinale, la regolazione della pressione arteriosa. Questo era gia’ stato intuito dal neurologo che ha dato il nome alla malattia, James Parkinson, che l’ha descritta in un saggio pubblicato nel 1817 (Essay on the shaking palsy”), denominandola “paralisi agitante”, quest’anno il grande Vincenzo Mollica, in un video sul sito della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus descrive in modo molto suggestivo come la malattia, che lui definisce “fratello Parkinson”, coinvolga tutte le dimensioni della vita dell’individuo.

Possiamo studiare cosa succede nel cervello di chi si ammala con molti strumenti: neuroimmagini strutturali e funzionali attraverso metodiche come la risonanza magnetica, la spect, la Pet, studio della variabilita’ della pressione arteriosa e dei riflessi cardio-vascolare, ma il laboratorio sta mettendo a punto dei biomarcatori che ci portano ancora piu’ addentro ai meccanismi molecolari, spiega il Professore Paolo Calabresi, neuroscienziato che (dal 1 novembre e’ stato chiamato a dirigere l’Istituto di Neurologia della Ucsc e l’Uoc di Neurologia della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs) da oltre 30 anni studia i meccanismi di funzionamento dei gangli della base, ovvero quello che possiamo definire un sofisticatissimo computer nella profondita’ del nostro cervello, che connesso con la corteccia cerebrale, il cervelletto ed altre strutture che portano gli impulsi nervosi al nostro corpo, regola molte funzioni, fra cui il movimento. I biomarcatori saranno sempre piu’ usati per definire la tipologia di MP e avviare l’individuo malato a cure sempre piu’ personalizzate.

LE CURE – La MP e’ causata alla disfunzione e a alla progressiva degenerazione di piccoli gruppi di cellule, cruciali per il controllo del movimento, che producono la dopamina. Le terapie sintomatiche ad oggi disponibili si basano principalmente su farmaci che reintegrano il precursore della dopamina o la sostituiscono (levodopa e dopamino-agonisti), o su strategie chirurgiche che modulano con impulsi elettrici l’attivita’ dei gangli della base (DBS).

In Italia e in tutto il mondo sono in sperimentazione nuove molecole e sistemi di somministrazione alternativi alle pillole per migliorare l’efficacia dei farmaci sintomatici. Oltre alle terapie sintomatiche, sono in sperimentazione anche terapie che hanno l’ambizione di cambiare la storia della malattia, rallentando e perfino fermando il processo che sta alla base della malattia, basate sulla somministrazione di anticorpi contro la proteina che si accumula nelle cellule, dando l’avvio al processo di degenerazione.

Nonostante tutte le difficolta’ economiche in cui versa il nostro Paese, l’Italia e’ una delle Nazioni all’avanguardia nella cura e nella ricerca della MP. È importante che cresca l’attenzione verso la malattia e che vi siano risorse per finanziare gli studi. A questo scopo l’Accademia Limpe Dismov e le altre associazioni consorelle di tutto il mondo hanno voluto unirsi e lanciare la giornata di sensibilizzazione per la MP che ogni anno, l’ultimo sabato di novembre, richiama l’attenzione della stampa, delle Istituzioni e dell’opinion pubblica, su questo argomento.

Quest’anno, a differenza delle precedenti edizioni, i centri romani che si occupano di malattia di Parkinson, per offrire maggiore visibilita’ al tema e raccogliere fondi per la ricerca, organizzano un evento unico che si svolgera’ il 30 Novembre in collaborazione con Palazzo Merulana. La giornata sara’ articolata in tre fasce orarie: ‘Moka Time’ 10/12.30; ‘Lunch Time’ 13/16 e ‘AperiTime’ 16.30/19.30 ognuna delle quali avra’ un momento di degustazione, un momento culturale e un momento ludico/artistico.

Abbiamo coinvolto anche il nostro amico “storico”, Edoardo Vianello, che negli anni scorsi ha partecipato alle attivita’ presso il nostro Policlinico, che cantera’ insieme al coro della sua scuola di musica durante il Lunch Time. Paolo Calabresi, direttore dell’Istituto di Neurologia dell’Uoc e direttore dell’Uopc di neurologia Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs Anna Rita Bentivoglio, responsabile Uos Disturbi del Movimento Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs.