Giachetti: Raggi dopo Atac e Ama ora smantella anche Acea

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    “Dopo aver fatto fuori, appena insediata, i management di Atac e Ama che avevano finalmente avviato un profondo lavoro di risanamento, rilancio e pulizia nelle aziende, per la Raggi e’ arrivata la volta di mettere le mani su Acea” cosi’ in una nota Roberto Giachetti, Vicepresidente della Camera e Consigliere comunale del Pd.

    “Con un piano di lottizzazione stile prima repubblica, il Sindaco ha pensato bene di preoccuparsi di una adeguata spartizione tra le varie ‘anime’ (loro le correnti le chiamano cosi’) del M5S e di piazzare alla presidenza il consulente che ha seguito per suo conto la ‘trattativa’ sullo stadio della Roma e che non ha trovato il modo di retribuire in Campidoglio ‘nominandolo’ Presidente di una delle piu’ importanti multiutility d’Italia, campione nazionale del settore idrico, fiore all’occhiello della capitale, a spese dei romani.

    Al di la’ dello stile, dell’occupazione militare delle poltrone quello che preoccupa e’ la liquidazione senza una ragione di chi ha gestito l’azienda portandola a ottenere riconoscimenti internazionali oltre che importanti performance economiche. Non una parola sulla mission, sul piano industriale, sulla direzione, solo spartizione fine a se stessa con il pericolo di mettere a rischio i successi fino ad ora conseguiti.

    In questi anni difficili Acea ha reso tanto alla citta’, e’ stata completamente riorganizzata, e’ diventata la prima azienda del settore interamente digitalizzata nel Paese, ha realizzato i migliori risultati di sempre in termini di bilancio e il piu’ alto livello di investimenti della sua storia.

    ROBERTO GIACHETTI

    ROBERTO GIACHETTI

    Si puo’ procedere ad una lottizzazione cosi’ spregiudicata di un bene di tutti i romani? Una delle poche realta’ che trainano la Capitale? Come successo con chi ha provato a far pulizia e risultati nelle partecipate, come accaduto nei giorni scorsi persino con i vertici che stavano risanando Farmacap, si rinuncia all’interesse della citta’ per tornare all’andazzo e al malcostume che l’hanno messa in ginocchio” conclude la nota.

     

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