Giovani Socialisti: “Abolire il canone Rai anziché aumentarlo”

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    È il commento di Vincenzo Iacovissi, Presidente nazionale dei giovani socialisti (FGS) alle notizie relative all’aumento del canone Rai per il 2012 fino a 112 euro, disposte da un recente Decreto del Ministro dello sviluppo economico.

    “Ancora una volta gli italiani sono chiamati a pagare per un servizio inefficiente e di scarsa qualità– si legge nella nota – e oltre il danno subiscono l’ulteriore beffa di pagare di più per avere di meno. Infatti, a fronte dei dati impietosi sulla perdita di spettatori, segno evidente di una programmazione non al passo con i tempi e con altre emittenti, la risposta che viene fornita è un odioso incremento di una delle imposte più inique e anacronistiche della storia, per giunta in un momento di forte difficoltà per le famiglie italiane a seguito della crisi economica e dei sacrifici imposti dal Governo”.

    “Da tempo i giovani socialisti portano avanti una battaglia per l’abolizione del canone Rai – conclude la nota – ed episodi come questo non fanno altro che accrescere il nostro impegno per una proposta di legge popolare che sancisca la fine del vetusto canone e stabilire un nuovo assetto per il servizio pubblico radiotelevisivo che non gravi sulle tasche, già poco piene, degli italiani”.

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