Grancio: annullare pubblica autorità stadio per ridare dignità Assemblea capitolina

Roma – “Apprendo dalla stampa di oggi che la Sindaca Raggi avrebbe avviato ‘ulteriori verifiche’ sullo stadio della Roma. Ancora? Siamo di fronte a due indagini che hanno condotto in carcere o alla soglia del rinvio a giudizio funzionari ed amministratori che ricoprivano, a vario titolo, incarichi di assoluto rilievo nel procedimento amministrativo pervenuto all’approvazione del progetto in Conferenza dei Servizi”.

“E’ possibile che l’attuale Amministrazione capitolina intenda ancora minimizzare i pesanti interrogativi che le indagini hanno fatto emergere sui condizionamenti che Parnasi potrebbe aver esercitato per forzare a suo esclusivo vantaggio le scelte maturate? Ci spiega la Sindaca come mai le precedenti verifiche non hanno fatto emergere, ad esempio, il contrasto con il Piano di Assetto Idrogeologico, che e’ un piano sovraordinato, o la congruita’ del valore del contributo straordinario alle opere di urbanizzazione offerto dal proponente Parnasi? Oggi c’e’ solo un atto che puo’ restituire dignita’ all’Assemblea capitolina: votare la delibera, da me proposta, che annulla la dichiarazione di interesse pubblico per lo stadio a Tor di Valle e apre un nuovo percorso che consenta di individuare rapidamente una localizzazione adeguata dell’impianto, nell’interesse comune della Roma e della citta’”.

Cosi’ in un comunicato Cristina Grancio, esponente di demA ed attualmente capogruppo del Misto in Campidoglio, dopo essere stata espulsa da M5S per il netto dissenso da lei espresso sulle scelte che hanno condotto all’approvazione del nuovo stadio di Tor di Valle.