Grancio: Maximo aperto senza realizzazione opere pubbliche

Roma – “Una mozione dell’Assemblea Capitolina, alla quale mi sono rifiutata di partecipare, ha permesso l’apertura del Maximo nonostante non avesse realizzato le opere pubbliche previste.”

“E’ evidente che a Roma quando i poteri forti decidono di sottomettere i bisogni dei cittadini, sottoscritti negli accordi urbanistici, trovano a sostenerli tutte le forze politiche”. Cosi’ in un comunicato Cristina Grancio, capogruppo del Misto in Assemblea Capitolina, in relazione all’odierna apertura del Centro Commerciale Maximo a Laurentino.

“Le opere a favore dei cittadini che il Proponente del Piano di Recupero Urbano, cui e’ stata concessa la realizzazione del Maximo, doveva realizzare per poter aprire al pubblico non sono state fatte”, prosegue la Consigliera Grancio.

“Questa politica romana si illude che chi non ha assolto i propri doveri prima dell’apertura li assolvera’ in futuro sottoscrivendo nuovi accordi. Le condizioni per la realizzazione delle opere necessarie ai cittadini erano chiare gia’ da prima e la proponente e’ stata confermata dal Tar responsabile in solido con le altre ditte sui lavori”, continua Grancio.

“Cosa cambiera’ a far slittare la realizzazione delle opere pubbliche a dopo l’apertura dei negozi se non la mancanza per l’amministrazione della leva dell’interesse del privato ad onorare gli impegni? La verita’ e’ che la probabilita’ che questo si ripeta una seconda volta diventa quasi una certezza. Cosi’ saltano tutte le regole, ma mai a favore del cittadino”, conclude la consigliera Cristina Grancio.