Grancio: Raggi deve mostrare veri dati su indifferenziata

Roma – “E’ ora che la sindaca esibisca in Assemblea capitolina i dati reali sulla raccolta differenziata nella Capitale. I romani hanno pagato nel 2018 184 milioni di euro per il trattamento differenziato della frazione umida, della carta, della plastica e dell’alluminio, ma una parte significativa di questi materiali e’ in realta’ finita in discarica o incenerita perche’ contaminata da materiali impropri che gli impianti non possono recuperare”. Cosi’ Cristina Grancio, esponente di Democrazia e Autonomia (demA) e capogruppo del Misto in Assemblea capitolina, che oggi ha presentato un’interrogazione urgente alla sindaca, Virginia Raggi, e all’assessore alle Partecipate, Gianni Lemmetti, in merito allo stato della raccolta differenziata dei rifiuti nella Capitale. “Abbiamo appreso da dati diffusi dall’Agenzia di controllo dei servizi pubblici che la quota di scarti derivanti dagli impianti che trattano le frazioni differenziate raccolte a Romarisulterebbe molto elevata, con picchi del 60% per l’umido conferito all’impianto di Maccarese e percentuali prossime al 40% per il multimateriale (plastica e alluminio) consegnato all’impianto di via Laurentina. E’ evidente che la contaminazione di questi materiali, che li rende irrecuperabili, deriva anche dai ritardi della raccolta, pertanto con una responsabilita’ diretta di Ama. Anche l’inefficienza della raccolta differenziata- conclude Grancio- incide significativamente sulla Ta.Ri. pagata dai cittadini romani, con il costo unitario pro capite piu’ elevato d’Italia. Basta con i dati taroccati, chi paga ha diritto quanto meno alla trasparenza”.