Grancio: sgombero ex Penicillina non risolve reali problemi

Roma – “Le operazioni spot servono solo a consentire la consueta passerella del ministro dell’Interno, ma non risolvono la grave carenza a Roma di spazi di prima accoglienza per le persone in stato di disagio sociale. Gia’ in queste ore decine di persone vagano nella stessa zona alla ricerca alla ricerca di ulteriori luoghi abbandonati dalle proprieta’ assenteiste e sui quali il Comune non interviene tempestivamente per impedire il degrado”. Cosi’ in un comunicato Cristina Grancio, esponente di demA e capogruppo del Misto in Assemblea capitolina, a seguito dello sgombero condotto questa mattina dalle forze dell’ordine della ex fabbrica della penicillina a Roma, in zona Tiburtina.

“Una ricerca resa nota nei giorni scorsi dalla Caritas ha stimato che siano almeno 8.000 nella Capitale le persone che vivono per strada senza fissa dimora. L’amministrazione capitolina e i Municipi devono attrezzarsi, a partire dalle scelte del bilancio di previsione in approvazione questa settimana, per incrementare la disponibilita’ di posti letto di prima accoglienza temporanea, un contatto indispensabile per avviare percorsi di recupero ed inserimento sociale ed unica strada efficace per contrastare insediamenti precari che diventano permanenti”.

“Il 13 novembre scorso- conclude Grancio- ho depositato in Assemblea capitolina una proposta di delibera che consentirebbe al Comune di intervenire sugli edifici in disuso da almeno cinque anni, imponendo alla proprieta’, con adeguate sanzioni, gli interventi di recupero e bonifica, con la facolta’ di variare la destinazione urbanistica a servizi pubblici locali. La Giunta Raggi non attenda il prossimo episodio di cronaca nera per occuparsi dei 440 edifici abbandonati a Roma”.