Grancio: su stabilimenti balneari strano disguido comunale

Roma – “Veramente uno strano ‘disguido’ quello di cui si sono resi responsabili gli uffici del Comune, un disguido che ha lasciato senza regole le spiagge della Capitale per cinque mesi nel periodo invernale, con i titolari degli stabilimenti balneari esentati di fatto dal rispetto di qualsiasi disciplina sulla gestione delle strutture e sull’accesso agli arenili. Adesso voglio capire se la sindaca Raggi intende sanzionare i dirigenti che si sono resi responsabili di questa singolare leggerezza”. E’ quanto dichiara Cristina Grancio, esponente di Democrazia e Autonomia (demA) e capogruppo del Misto in Assemblea capitolina, dopo aver ricevuto la risposta scritta alla sua interrogazione, in merito al ritardo nella pubblicazione, e al conseguente ritardo nell’entrata in vigore, dell’ordinanza della sindaca che doveva disciplinare, come ogni anno, la gestione degli arenili nel periodo invernale 2018-2019. L’ordinanza 215, che doveva entrare in vigore dal 1 ottobre 2018, e’ stata sottoscritta invece solo il 19 dicembre e, soprattutto, pubblicata all’Albo Pretorio solo il 22 febbraio 2019, indispensabile adempimento che la rende vigente. “Nella risposta scritta che ho ricevuto oggi- prosegue la consigliera- il pesante ritardo nella pubblicazione, che ha di fatto vanificato il provvedimento, viene attribuito ad un equivoco fra il Municipio X ed il Segretariato generale, con entrambi gli uffici che pensavano toccasse all’altro l’incombenza di pubblicare l’ordinanza. Sta di fatto che le spiagge sono rimaste fuori controllo e che qualcuno potrebbe averne tratto sostanziali vantaggi, tenuto conto delle attivita’ che si svolgono negli stabilimenti anche nei mesi invernali. Mi riservo di fare ulteriori approfondimenti su una vicenda quanto meno equivoca”.