Grasselli: chiesto a Raggi maggior controllo targhe straniere su nostre strade

Roma – Ho presentato oggi, insieme ai consiglieri Volpi e Silvestroni, una mozione al consiglio della citta’ metropolitana per impegnare la sindaca Raggi ad avviare un piano straordinario di controllo delle autovetture con targa straniera in circolazione sul nostro territorio provinciale: ritengo da sempre che sono troppe e spesso sospette le automobili immatricolate all’estero che transitano sulle strade italiane; spesso si tratta di nostri connazionali a bordo di fuoriserie con targa dei Paesi dell’Est Europa o immigrati che mantengono le targhe nazionali delle loro automobili, con l’unico intento di eludere le norme del Codice della strada e le tasse come il bollo e l’Ipt”.

“Il fenomeno, noto anche come esterovestizione, e’ molto piu’ grave di quanto si possa percepire a prima vista: non soltanto di evasione fiscale si tratta, con quelle automobili si aggirano le normative sulla sicurezza come quella per la revisione biennale; quei veicoli in circolazione sono poi difficilmente sanzionabili e per giunta rischiosi per la scarsa copertura assicurativa (nei Paesi dell’Est i premi sono bassi, come i relativi massimali…). Grazie al decreto sicurezza adesso i furbetti della targa straniera avranno vita difficile perche’, se residenti nel nostro Paese, entro 60 giorni dovranno immatricolare l’auto al Pra; spetta pero’ a tutte le amministrazioni e alle forze di polizia, nazionali e locali, cui va sempre il sostegno di Fratelli d’Italia, dare piena attuazione alla nuova norma, in primis per ragioni di sicurezza, ma anche per consentire a province e regioni di riscuotere, rispettivamente, Ipt e bollo da persone che utilizzano le nostre strade ed i nostri servizi alla collettivita’ e magari permettere anche agli automobilisti italiani onesti di pagare un po’ meno l’assicurazione Rca!”

“Nel 2017 nel nostro Paese sono stati 48 mila i sinistri provocati da auto immatricolate all’estero (quasi 10 mila con targa rumena), nella sola capitale le multe elevate ben 115.719, di cui soltanto per 18.525 pero’ e’ stato possibile l’incasso: numeri eloquenti che ben descrivono il fenomeno dei furbetti (ma direi anche degli arroganti) delle quattro ruote, per i quali adesso pero’ le cose potrebbero cambiare. Noi di Fratelli d’Italia continuiamo a batterci per contrastare, anche nelle sedi di indirizzo politico locale, tutti quei fenomeni di abusivismo o scorrettezza sociale che danneggiano quotidianamente le nostre comunita’ e mantenendo sempre alta la guardia sul territorio.