Gualtieri: con commercio patto su innovazione, qualità e prossimità

Roma – “Il commercio e’ una componente fondamentale dell’economia della città e anche una dimensione centrale della qualità della vita e degli spazi. Non è solo attività economica che fa pil e occupati ma qualifica la dimensione sociale della qualità degli spazi urbani.”

“Per entrambe le ragioni un’amministrazione non può non porsi il problema di verificare lo stato della situazione del settore e cosa può fare per sostenerlo di fronte a una situazione di grandi cambiamenti”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso di un confronto nella sede della Confcommercio capitolina.

L’ex ministro dell’Economia ha elencato alcuni degli interventi che intenderà portare a compimento se sarà eletto: “Nel nostro programma abbiamo tre grandi assi per lo sviluppo della città, cioè innovazione, sostenibilità e coesione declinati nell’ambito del del commercio e dell’artigianato.”

“La sintesi è un grande patto per la qualità, innovazione e prossimità che si declina in tanti ambiti- ha spiegato- Stiamo lavorando a un nuovo regolamento sulle somministrazioni, sulla predisposizione di bandi di gara per l’assegnazione di spazi pubblicitari, sull’apertura di ristoranti e bar degli alberghi ai non alloggiati”.

E ancora: “La modifica della convenzione con i mercati rionali con un ruolo maggiore dei municipi è una nuova regolamentazione delle attività commerciali e artigianali nella Città storica. Abbiamo visto che alcune regole introdotte hanno prodotto un obiettivo diverso da quello per cui erano state pensate.”

“La sfida è capire come si riesce a fare prevalere la qualità su regole formali che spesso non fanno ciò che dovrebbero. Valorizzare e garantire la qualità dei luoghi storici, che non possono diventare centri commerciali a cielo aperto ma contemporaneamente favorire qui la presenza di attività commerciali e artigianali di qualità”.

Il traguardo che Gualtieri vorrà tagliare con la sua amministrazione e’ quello dell’affermazione del “primato della qualità sulla oscillazione tra chiusura indistinta e assenza di controllo verso una presenza eccessiva di forme di bassa qualità, che si legano a un centro che si spopola o ha un turismo di bassa qualità, dove prevale l’abusivismo ricettivo e dove proliferano eccessivamente gli Air B&B. Questa nuova regolamentazione sarà oggetto di un’ampia consultazione e un attendo lavoro perché la questione è complessa, ma l’obiettivo di cambiare ci è chiaro”.