Gualtieri: su Roma Metropolitane gravi responsabilità amministrazione raggi

Roma – “Il rischio del fallimento di Roma Metropolitane, in liquidazione ormai dal 2019, è una delle responsabilità più gravi dell’attuale amministrazione Raggi.”

“Una risorsa preziosa della città, interamente di proprietà di Roma Capitale, è entrata in una crisi profondissima a causa di innumerevoli scelte sbagliate: continui cambi e stravolgimenti di gestione, blocco dei bilanci e loro scarsa attendibilità, evidenziata dalla Corte dei Conti, inerzia finanziaria”. Così Roberto Gualtieri, candidato Sindaco di Roma per la coalizione di centrosinistra, in una nota.

“Questi errori non sono solo il frutto di incapacità. Sono tra le eredità più drammatiche di una stagione, quella dell’Amministrazione Raggi, nella quale per paura di fare errori non si è deciso nulla, causando disastri ancora più gravi. E in cui si è rinunciato a progettare interventi all’altezza di Roma e delle esigenze dei suoi cittadini”, ha aggiunto Gualtieri.

“Ora preoccupa la situazione dei lavoratori di Roma Metropolitane, con 137 dipendenti in cassa integrazione. Il tempo ormai è scaduto: entro il 31 luglio Roma Capitale deve provvedere a un risanamento che sarebbe dovuto arrivare molto tempo fa. Va subito scongiurata la prospettiva di un fallimento che avrebbe gravi conseguenze per la città.”

“Poi, la nuova amministrazione dovrà pensare al futuro della società. All’interno di una razionalizzazione delle partecipate, Roma Metropolitane dovrà avere il ruolo di stazione appaltante per tutte le opere di mobilità, unificando competenze sparse in varie aziende, con la titolarità dei contratti di appalto che spetterebbe invece a Roma Capitale.”

“Una riorganizzazione da mettere in atto a partire dalle nuove opere di metropolitana e da quelle tranviarie, che avranno un forte impulso grazie al commissariamento disposto dal Governo, da noi richiesto. Roma deve voltare pagina andando verso una stagione in cui manutenzioni, ammodernamenti e investimenti sulle reti di trasporti non siano più emergenze da rincorrere, ma priorità da realizzare”.