“I carceri a Roma scoppiano”

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    Assemblea aperta al pubblico per la Consulta permanente cittadina per i problemi penitenziari di Roma i cui rappresentanti, ieri pomeriggio, si sono dati appuntamento sotto palazzo Senatorio per esporre le problematiche delle carceri laziali. «Chiediamo al sindaco Alemanno di intervenire, per i poteri che gli competono, sulla condizione di vita dei detenuti», afferma Lillo Di Mauro, presidente della Consulta. «Ai pesanti tagli imposti dal governo – aggiunge – si aggiunge l’emergenza del sovraffollamento che trasforma le carceri d’Italia e del Lazio in una vera fogna sociale». Secondo quanto affermato dai volontari della consulta, nel Lazio «sono 6.400 i detenuti. A Roma 4mila. Il nuovo complesso del carcere di Rebibbia potrebbe contenere un massimo di 1.200 persone, mentre ad oggi i reclusi sono più di 1.800. La stessa cosa avviene a Regina Coeli dove su una capienza massima di 800 persone, ne vengono recluse mille». Dei detenuti nelle carceri laziali, il 34% sono tossicodipendenti, oltre il 30% migranti. Nel complesso femminile di Rebibbia, continuano i dati della consulta, sono 28 i bambini reclusi assieme alle madri. Contemporaneamente all’assemblea pubblica che si è svolta sotto al Campidoglio, i detenuti di Rebibbia hanno protestato contro la loro condizioni con una battitura di ferri.

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