IPA, Masini (PD): interrogazione su regolarita’ nomine di Alemanno

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    «E’ sempre più fosca la vicenda scatenata dal sindaco sull’Ipa, l’istituto di previdenza dei dipendenti capitolini, dietro la quale sembra delinearsi l’ultima scorretta operazione elettorale di Alemanno. Una manovra assolutamente irregolare, oltre che autoritaria e di chiaro indirizzo politico: infatti il sindaco prima ha mandato a casa il cda democraticamente eletto dagli iscritti dell’istituto perché da lui ritenuto causa di irregolarità; poi, infischiandosene delle nuove elezioni previste dallo statuto Ipa, oltre a nominare commissario il già segretario Uil Andrea Fontanelli, ha indicato come nuovo direttore per i prossimi 5 anni Andrea De Simone, ex segretario Cisl. Tutto questo in spregio alla democrazia elettiva, alle regole e tanto più alla legge varata dall’ex governo del partito del quale il sindaco stesso è dirigente. Il dl 150/09, meglio noto come decreto Brunetta, recita infatti all’art 52 comma 1 bis che “non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali, o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni”. E’ inaccettabile che una simile operazione prenda forma, per questo presenterò un’interrogazione urgente per fare luce su opportunità e legittimità delle nomine. I dipendenti comunali non meritano questa ennesima umiliazione da parte di un amministrazione che democrazia, rispetto delle norme e trasparenza non sa neanche dove siano di casa. Una cosa deve essere ben chiara: l’Ipa non è né del sindaco, né dei sindacati ma solo dei lavoratori». Lo afferma in una nota Paolo Masini, consigliere capitolino del Pd.

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