Istituto Massimo, il 9 settembre tutti in aula

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Roma – “Dopo il lockdown gli stessi ragazzi hanno una grandissima voglia di tornare a scuola, di crescere insieme ai loro compagni. E anche le famiglie si sono rese conto della necessita’ di collaborazione fra scuola e famiglia. Per questo ripartiamo con un rinnovato patto educativo fra scuola e genitori, che su temi fondamentali come quello della salute sono chiamati a fare la loro parte”. Cosi’ padre Giovanni La Manna, direttore generale dell’istituto ‘Massimo’ di Roma, annuncia la riapertura anticipata della scuola il prossimo 9 settembre. Il ‘Massimo’ sara’ quindi il primo istituto capitolino a riaprire il portone d’ingresso agli studenti, al completo ed in presenza dalla scuola dell’Infanzia alla primaria, secondaria di primo grado e licei classico e scientifico internazionali.

“Con la collaborazione di un team di esperti, l’istituto ha elaborato e messo in opera un piano di attivita’ che ci consente di riprendere l’attivita’ scolastica dal 9 settembre 2020 in piena sicurezza e senza difformita’ con gli anni precedenti- continua La Manna- Grazie alla lungimiranza di chi ci ha preceduto, gli ampi spazi dell’Istituto ci permettono di rispettare il distanziamento e le altre norme di prevenzione senza ulteriori disagi per i nostri ragazzi; le aule sono tutte gia’ dotate di banchi singoli e monitor touch screen multimediali”.

È stata inoltre realizzata una nuova segnaletica per indicare percorsi protetti di ingresso e uscita, mentre le ricreazioni avverranno in luoghi separati per le diverse classi. “É pero’ indispensabile che tutti si attengano al rispetto delle nuove norme di comportamento adottate, condensate nei documenti che sono stati inviati ai genitori- sottolinea il direttore- É stato scelto un linguaggio semplice e facilmente comprensibile dai ragazzi. Per questo sono stati adottati distinti vademecum, uno per ogni plesso. Tutti dobbiamo stringere un patto famiglie, istituzioni e scuole per il bene dei nostri ragazzi e ripartire in presenza, accettando le limitazioni imposte dalla pandemia in corso ma anche sforzarci di mettere a disposizione dei nostri ragazzi ogni risorsa economica e intellettuale delle nostre scuole”.

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