Italia Viva, Cappa: confusione tavolo Centrosinistra, Pd prenda posizione su M5S

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Roma – Il tavolo del centrosinistra messo in piedi in vista delle prossime elezioni comunali di Roma comincia a mostrare le prime crepe. Non era una sorpresa che ci fossero delle evidenti distanze tra il blocco Pd-Sinistra Italiana-Articolo 1 e quello Italia Viva-Azione-Radicali e ieri, in occasione della riunione sul decentramento amministrativo, e’ emersa quella piu’ importante: cosa fare con il Movimento 5 Stelle.

Secondo quanto ricosrtuito da chi ha partecipato alla riunione, l’ala sinistra del blocco progressista e sostanzialmente anche il Pd, per il quale ha parlato il segretario romano, Andrea Casu, sono per aprire un dialogo con i grillini in caso di ritiro del sostegno alla ricandidatura di Virginia Raggi (se fosse condannata nel processo d’appello che sabato sara’ definito), mentre Azione, Italia Viva e Radicali sono contrari all’apertura.

Di fronte a questa divergenza di opinioni, Carlo Calenda ha annunciato il congelamento della partecipazione di Azione al tavolo e Italia Viva, che sta decidendo in queste ore il da farsi, all’agenzia Dire ha ribadito di concepire la coalizione di centrosinistra senza l’allargamento ai Cinque Stelle.

Marco Cappa, segretario romano del partito renziano, ha sottolineato che al tavolo di ieri “e’ emersa una grande confusione. Noi noi siamo per fare una colazione di centrosinistra, che e’ quella emersa fin qui in questo tavolo a quel tavolo. Sinistra Italiana e Articolo 1 dicono da una parte di accelerare su questa coalizione ma dall’altra che siamo insieme ai 5 Stelle al governo nazionale e quindi se Raggi non fosse piu’ il loro candidato sindaco bisognerebbe aprirsi al dialogo con questa forza. E anche il Pd sostanzialmente e’ sulla stessa posizione”.

Italia Viva si sente “presa in giro. Istituiamo tavoli, parliamo di programmi e di fare iniziative pubbliche con questa coalizione e poi non tocchiamo i temi veri. Ci sono nodi politici che vanno a sciolti ma volutamente qualcuno mantiene posizioni poco chiare e ora sappiamo anche il perche'”.

La posizione di Italia Viva, invece, e’ chiara da qualche mese: “Riteniamo sia maturo il tempo per arrivare a una condivisione della figura di Carlo Calenda che e’ il miglior candidato sindaco possibile, considerato che il centrodestra sta per annunciare la candidatura di Guido Bertolaso e che la Raggi e’ e sara’ in campo anche se dovesse essere condannata”.

Pertanto “se il Pd ci dara’ una parola chiarezza sulla sua scelta possiamo continuare il percorso insieme se cosi’ non sara’ tutto cio’ e’ quantomeno improduttivo rispetto a quello che stiamo facendo. Con quale credibilita’ incontriamo le associazioni se poi a un certo punto diciamo che la coalizione non e’ piu’ questa coalizione ma c’e’ la possibilita’ che qualcuno lavori a un’altra coalizione con chi ha fallito in questa citta’?”, ha aggiunto Cappa.

“C’e’ scoramento perche’ invece di andare avanti si fa il passo del gambero, temo volutamente”. Secondo il segretario romano di IV “ancorare Roma al discorso nazionale non e’ la soluzione piu’ auspicabile.”

“Guardiamo invece all’esempio di Torino, molto simile a quello che sta avvenendo nella Capitale, dove la sindaca Appendino non si ricandidera’ e le basi di Pd e 5 Stelle non vogliono andare insieme.”

“Li’ le forze di centrosinistra, che sono simili a quelle del percorso romano, hanno deciso di istituire la cosiddetta Agenda Torino 2031 partecipando a un tavolo condiviso e mandano in diretta streaming i loro lavori- ha concluso Cappa- Perche’ non si puo’ fare la stessa cosa anche a Roma?”.

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