Italia Viva e Azione aprono a primarie, ma rimane distanza su Mes

Roma – Un passo avanti sulle primarie, ancora distanze sull’alleanza con i 5 Stelle, un coordinamento degli eletti romani nel centrosinistra (dai Municipi al Parlamento) sulle misure anticovid per Roma, in occasione della legge di bilancio, un gruppo di lavoro sulle primarie e tavoli programmatici gia’ da lunedi’, con due iniziative specifiche (su altrettanti temi) da svolgere tra la seconda meta’ di novembre e i primi dieci giorni di dicembre.

La seconda riunione del tavolo del centrosinistra, in vista delle prossime elezioni comunali, ha fatto registrare alcune novita’ ma anche confermato che c’e’ ancora molto da fare per accorciare le distanze tra sensibilita’ politiche diverse, soprattutto per quanto riguarda una possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle.

Infatti, se sulle primarie (purche’ in presenza) ci sono stati dei passi avanti da parte di Azione e Italia Viva, un divario e’ rimasto tra queste due forze (insieme anche a Piu’ Europa e in parte a Liberare Roma e Radicali) e quelle di sinistra (Fassina, Articolo 1, Sinistra Italiana e Socialisti) e in parte anche il Pd sul tema di una coalizione allargata al Movimento 5 Stelle, nel caso i grillini si sfilassero dal sostegno al Raggi bis.

Per Stefano Fassina, Piero Latino (Articolo 1), Adriano Labbucci (Sinistra Italiana) e Andrea Silvestrini (Psi) “sarebbe uno sbaglio” ignorare la discussione che sta avvenendo dentro il M5S sulla ricandidatura della Raggi e quindi escludere a priori un’interlocuzione con tutti coloro (sia esponenti istituzionali che base elettorale) che non sono sulla linea della ricandidatura della prima cittadina.

Dall’altra parte l’esponente di Azione, Flavia Di Gregorio, ha marcato il confine in maniera netta: “Il Pd deve chiarire una volta per tutte che il periodo che ci separa dalle primarie non sara’ usato per fare un accordo con i Cinquestelle. Ancora oggi i rappresentati di Articolo 1 al tavolo di coalizione hanno detto di voler cercare a tutti i costi un accordo con i 5S.”

“E le dichiarazioni di Orlando sembrerebbero suggerire intenzioni analoghe da parte del PD, nonostante la disastrosa prova di Governo dei grillini a Roma. Fino a che questo punto fondamentale non verra’ chiarito non esiste una coalizione e dunque la possibilita’ di definire tramite primarie il candidato sindaco della stessa”.

Le ha fatto eco il segretario romano di Italia Viva, Marco Cappa, che ha vincolato l’apertura alle primarie alla chiusura ai 5 Stelle: “Per noi il l tavolo e’ questo. Dobbiamo chiarire che non siamo per fare un discorso politico aperto a chiunque. Il fallimento non e’ stato solo della Raggi. Non e’ che se viene meno la,candidatura della Raggi siamo pronti a riaprire il discorso.”

“Se si stabilisce una chiara linea di condivisione e si mette per iscritto che questo e’ il perimetro possiamo fare un’apertura sul percorso politico che puo’ condurre anche a primarie, purche’ in presenza e in sicurezza”.

Cappa ha ribadito che per Italia Viva la candidatura migliore in campo e’ quella di Carlo Calenda, posizione sposata (anche se con toni meno netti) dai Radicali, partendo dal presupposto che Raggi potrebbe mantenere un suo nucleo di voti e che la destra e’ un avversario politico affatto trascurabile: “Bisogna essere uniti, inclusivi e valorizzare attraverso il dialogo anche candidature apparentemente divisive come quella di Calenda. Perche’ se non si potranno fare le primarie, non aver valorizzato questa possibilita’ puo’ essere un boomerang”.

Ma il Pd vuole fare le primarie e per questo il segretario dem Andrea Casu ha annunciato che sara’ costituto un gruppo di lavoro “per definire regole che rendano possibili le primarie al tempo del Covid”.

Anche Azione sul tema si e’ mostrata piu’ morbida: “Fare le primarie a marzo-aprile e’ un errore perche’ occorre iniziare immediatamente la campagna elettorale, non chiudiamo tuttavia la porta a questa opzione. Valuteremo quando ci saranno elementi concreti- Non siamo disponibili, e lo diciamo da subito, a pantomime come le primarie on line in stile Rousseau”.

Le parole della Di Gregorio hanno avuto pero’ la ‘colpa’ di essere giunte mentre il tavolo era in corso, facendo innervosire non poco Casu: “Se durante una discussione facciamo dichiarazioni per me diventa complicato andare avanti- e’ sbottato- Se il dialogo deve avvenire tramite le agenzie, poi ognuno fa le sue. Ho rispetto delle persone che hanno rispetto”.

Inoltre, il segretario romano e’ stato netto anche nel rispondere ai ‘decisi’ di Azione e Italia Viva all’apertura ai 5 Stelle: “Vogliamo dare vita a un percorso comune a tutte le forze politiche e sociali che in questi anni si sono battute contro il declino e il degrado della citta” e che condividono il giudizio definitivo sul fallimento dell’amministrazione Raggi.”

“Chiedere in questo momento qualcosa di piu’ rispetto a questo rischia di interromperete questo percorso avviato, perche’ non saremmo in grado di riconoscerci in giudizi ulteriori rispetto a quello, che condividiamo tutti, sul fallimento dell’amministrazione Raggi.”

“Chiediamo a tutti, se vogliamo continuare in questo percorso comune, di riconoscerci in questa impostazione. Se ci fossero cambiamenti su questo ci dispiacerebbe ma pensiamo che questo sia il percorso politico piu’ coinvolgente, un altro sarebbe meno aggregante e includente”. Da lunedi’ partiranno i tavoli programmatici.

Due sono stati proposti dal presidente del III Municipio e candidato sindaco, Giovanni Caudo: La Citta’ che Cura (azioni da mettere in campo anche subito per riattivare welfare di comunita’) e La Citta’ che Lavora (di cosa vive Roma, dove produce ricchezza, come redistribuirla e’ come aiutare le attivita’ in sofferenza a causa del Covid), che saranno oggetto di altrettante iniziative in citta’ tra la meta’ di novembre e la prima decade di dicembre.

Accanto a questi, ci saranno anche tavoli sulla Riforma istituzionale di Roma Capitale, sul Recovery Fund, sul Green New Deal, sulla creativita’, su Innovazione e Sviluppo, e su Infrastrutture e territorio, sulla Mobilita’, i Beni Comuni e il Diritto all’Abitare.