La Repubblica, Capo Squadra Mobile: “3 delitti in poche ore? Grave, ma non c’è allarme criminalità”

Più informazioni su

    «Sicuramente la poca distanza tra i tre episodi è sintomo di un allarme sociale, non v’è dubbio. Ma non siamo di fronte a casi investigativi complicati». Lo dice in un’intervista a ‘La Repubblica’ il capo della Squadra Mobile di Roma, Vittorio Rizzi, commentando i tre delitti avvenuti ieri nella Capitale. «Tre omicidi in così poco tempo sono motivo di allarme sociale – spiega – Però non bisogna fare un’analisi emotiva ma lucida di quello che è accaduto». «Diciamo che i delitti d’impeto, in genere sono quelli di più facile soluzione – aggiunge – Nell’arco di poco tempo si risale all’assassino, quindi da un’angolazione strettamente investigativa il delitto il cui movente è legato a una problematica di carattere patologico, è meno difficile da risolvere». «È difficile fare statistiche a sei mesi dall’inizio dell’anno – continua – Di solito i bilanci si fanno a fine anno. Tuttavia è inconfutabile, in rapporto agli anni passati, affermare che a Roma gli omicidi sono in netto calo». «Nel 2010 abbiamo avuto la metà degli omicidi del 2009 – sottolinea – E nel 2011 il trend è il medesimo del 2010. Siamo, con questi ultimissimi fatti, in leggero aumento. Quanto ai numeri posso dire che per quattro anni abbiamo avuto una media di 42-43 omicidi l’anno come trend fisso. Fino a 15 anni fa si viaggiava sugli 80-90, il calo è quindi fortissimo considerando che nel 2010 abbiamo avuto 21 omicidi». «Il trend di soluzione di questi delitti si è attestato intorno al 90 per cento», ha concluso.

    Più informazioni su