Lattanzi: burocrazia va azzerata per bonus affitti

Roma – “Considerato il periodo di grave emergenza sanitaria da Coronavirus a cui si accompagna una difficile crisi socioeconomica, la capacita’ finanziaria di tantissimi romani e’ fortemente compromessa con la conseguente necessita’ di richiedere contributi economici anche per poter pagare gli affitti. Riteniamo che vada azzerata o quantomeno snellita la burocrazia per la distribuzione dei fondi giustamente stanziati dalla Regione Lazio per il ‘bonus affitti'”. Cosi’ in una nota Rita Lattanzi, consigliera e capogruppo di Italia Viva nel II Municipio di Roma.

“Chiediamo con forza al Campidoglio di semplificare al massimo la procedura delle richieste del ‘bonus affitti’, proprio perche’ registriamo le prime difficolta’ di cittadini, potenziali fruitori. In particolare- prosegue l’esponente di Italia Viva Roma- non tutti i cittadini dispongono di una stampante o di uno scanner: l’accesso alla procedura prevede l’utilizzo di un pin personale che identifica univocamente il dichiarante e in considerazione della straordinarieta’ dell’attuale situazione emergenziale si potrebbe far valere l’autocertificazione acquisendo come gia’ apposta la firma prevista nella pagina finale della modulistica predisposta sul sito. Ancora, nella procedura telematica online sarebbe da prevedere la precompilazione automatica con i dati gia’ presenti nell’anagrafica comunale, eventualmente da modificare o integrare, cosi’ da dover solo compilare la parte specifica relativa al contratto d’affitto”.

“Infine- conclude Lattanzi- ci si potrebbe avvalere del supporto di agenzie di servizi mandatarie che possano coadiuvare i cittadini, soprattutto i piu’ fragili e anziani, nella compilazione e inoltro della richiesta evitando lo spostamento per recarsi prima nelle edicole e poi nei Municipi. In II Municipio, per la cronaca, la procedura e’ gia’ stata impostata al meglio e gli uffici si sono attivati prontamente, ma non dappertutto e’ cosi’. Peraltro, lo spostamento per andare in edicola e poi in Municipio appare in evidente contraddizione con le prescrizioni che vietano assembramenti e che puntano anche per le prime settimane di maggio – periodo in cui si puo’ fare domanda – a limitare flussi di persone che si muovono sui territori”.