Lazio, lotta a liste d’attesa con aumento quasi 700mila prestazioni

Roma – “Il nuovo piano delle liste d’attesa prevede un incremento di oltre 692.390 prestazioni di tutti i tipi: visite e prestazioni diagnostiche, che sono state scelte in base a un delta di erogato fra il 2019 e il 2021. Quindi, si prevede un incremento di quelle prestazioni meno erogate nel 2021 a causa dell’allungarsi della tempistica della visita per le sanificazioni”. Lo ha detto Monica Foniciello, funzionaria dell’Ufficio regionale Medicina specialistica, rispondendo in commissione Sanità ad alcune domande sollevate dal consigliere di FdI, Massimiliano Maselli.

“La piattaforma delle liste d’attesa si era fermata a luglio perché c’era stato un sabotaggio informatico- ha spiegato Foniciello- E’ tornata funzionante dal 23 marzo 2022 sul sito Salute Lazio, dove possiamo vedere le erogazioni delle 69 prestazioni critiche, comprese le visite e le prestazioni strumentali. Si evince che c’è una relativa criticità e ci sono delle prestazioni che comunque sono erogate entro i tempi previsti dalle classi di priorità dal 70% in su”.

Per quanto riguarda il recupero delle prestazioni non rese durante la pandemia: “Sono state recuperate tutte le persone che non avevano ricevuto la prestazione ed era stata presa la loro necessità, perché il Lazio aveva costituito un contenitore virtuale dove il paziente veniva inserito: sono state tutte evase entro giugno-dicembre 2021, parliamo di oltre il 98,7% delle prestazioni. I cittadini che non sono stati recuperati sono coloro che hanno lasciato un recapito non corretto”.

Quanto, invece, alle pet “nel piano è stato inserito un extrabudget ed è previsto un incremento di 7.500 pet, che corrisponde alla mobilità passiva nell’anno 2019/2020: nel 2019 furono 9.400 le prestazioni di questo tipo effettuate fuori Regione, nel 2020 passarono a 7.400- ha concluso Foniciello- Da aprile si è partiti con l’incremento delle prestazioni Pet nel pubblico e nel privato accreditato. Il nuovo piano operativo prevede anche incremento delle disponibilità per le prestazioni collegate agli screening oncologici di tutti e tre i livelli.”

“Quando sono state fatte le analisi delle visite oncologiche non è risultato un decremento delle prime visite. Attualmente è a disposizione della Regione un contenitore virtuale dove, quando un cittadino non trova una disponibilità, viene presa la disponibilità, inserita e girata all’azienda di assistenza del cittadino. Il cittadino viene contattato in base alla classe di priorità della prescrizione e riceve la prestazione. Questo contenitore è stato attivato a dicembre, finora al suo interno non è esistita alcuna visita oncologica”. (Agenzia Dire)