LAZIO, NEVE E SICCITA’: AGRICOLTORI CHIEDONO SLITTAMENTO IMU

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    Domandato, in commissione Agricoltura, intervento sul Governo a sostegno delle aziende colpite

    Gli effetti della neve e della siccità si fanno sentire sull’agricoltura del Lazio. A sollevare il problema i rappresentanti di Cia, Confagricoltura, Fedagri e Coldiretti, ascoltati oggi dalla commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Francesco Battistoni.

    L’audizione era stata richiesta dai consiglieri Giuseppe Parroncini e Mario Perilli. “Siamo arrivati quasi al punto di rottura – ha detto Parroncini nel chiedere un intervento della Regione – ci sono aziende indebitate che non riescono ad onorare impegni per mancanza di liquidità”. Le colture maggiormente colpite sono state indicate in quelle del Frusinate e quelle a nord di Roma.

    Diverse le richieste delle organizzazioni agricole. La prima, avanzata da Cia e Confagricoltura, è stata quella di un intervento politico del Consiglio regionale presso il Governo per far posticipare o sospendere di un anno il pagamento dell’IMU a favore delle aziende colpite dalle calamità. “Sull’IMU – ha detto il presidente Battistoni – esiste un atto di indirizzo condiviso da tutti i membri della Commissione agricoltura e da molte forze politiche all’ordine del giorno del Consiglio. Come Commissione – ha aggiunto –  promuoveremo una ulteriore iniziativa, perché si possa ottenere uno slittamento del pagamento dell’imposta per le zone in cui sia stato accertato lo stato di calamità”. Perilli ha sollecitato che si intervenga sul Governo per ottenere lo slittamento e, qualora ci fossero delle difficoltà, che con l’assessorato si valutino soluzioni alternative.

    E’ stato inoltre chiesto alla Regione, in particolare da Fedagri, di attivarsi per ricostruire un dialogo tra banche e mondo agricolo, attraverso il sistema delle garanzie. Franco Simeone di Confagricoltura ha lanciato l’allarme rischio usura per il settore agricolo. Sollecitato da Coldiretti, infine, l’utilizzo dei fondi comunitari del Psr, destinati ad oggi all’ambiente, per fronteggiare la situazione.

    Da parte sua la direzione regionale ha comunicato di lavorare perché siano apprestate garanzie alle aziende nell’accesso al credito e di voler utilizzare 10 milioni di euro di fondi comunitari per il ripristino delle strutture produttive. Annunciato un incontro, a breve, con Abi ed istituti di credito. Quanto alla siccità è stata sottolineata la opportunità di un intervento organico e interassessorile per la conservazione delle risorse idriche del Lazio.

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