Legge Cinema e Audiovisivo, per triennio 2020-22 62.5 mln

Roma – “La Regione riconosce, sostiene, valorizza e promuove le attivita’ cinematografiche e audiovisive, quali forme di libera manifestazione del pensiero e di espressione artistica in grado di contribuire alla valorizzazione e allo sviluppo culturale, economico e sociale del territorio”. Cosi’ recita l’articolo uno della proposta di legge regionale 174, d’iniziativa della Giunta regionale, “Disposizioni in materia di cinema e audiovisivo”, approvata oggi dal Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini (Pd), con 24 voti a favore, quattro contrari, dieci astenuti.

La pl 174, illustrata all’Aula dal vicepresidente della Regione, Daniele Leodori (Pd), e approvata con alcuni emendamenti, prevede uno stanziamento complessivo nel triennio di 62,5 milioni di euro tra fondi regionali (35,6 milioni di euro) e fondi comunitari (26,8 milioni per il 2020). Il raggiungimento degli obiettivi indicati potra’ avvenire attraverso interventi promossi o attuati direttamente dalla Regione e la concessione di sovvenzioni, contributi, agevolazioni (anche fiscali), sussidi e benefici economici o altre utilita’, anche in forma di garanzie finanziarie, tramite il ricorso a procedure di evidenza pubblica.

Con la pl 174, la Regione intende realizzare una serie di obiettivi di promozione e sostegno, attraverso gli strumenti del “Documento programmatico triennale” e del “Piano annuale degli interventi”, avvalendosi anche del supporto della Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio e della Fondazione Cinema per Roma, oltre che delle societa’ strumentali regionali. Si introduce inoltre l’autorizzazione unica, rilasciata dal comune territorialmente competente, per la realizzazione e la trasformazione di immobili da destinare a sale e arene cinematografiche, nonche’ la ristrutturazione, la rigenerazione o l’ampliamento delle sale e arene esistenti, definendo la tipologia di interventi di ristrutturazione e recupero, in conformita’ alla legge regionale del 2017 sulla rigenerazione urbana e sul recupero edilizio.

In deroga all’articolo 5 del Testo unico sul commercio, si consente all’interno degli edifici gia’ destinati a sale cinematografiche e centri culturali polifunzionali esistenti di esercitare attivita’ commerciali, artigianali e servizi fino a un massimo del 30 per cento della superficie complessiva, purche’ siano svolte congiuntamente all’attivita’ prevalente.

I fondi regionali sono cosi’ ripartiti: 4,2 milioni di euro per vari interventi di parte corrente in materia di cultura cinematografica e audiovisiva (1,6 milioni nel 2020 e 1,3 milioni di euro per ciascuna annualita’ 2021 e 2022); due milioni per la partecipazione della Regione Lazio alla “Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio” (di cui 459 mila euro nel 2020 e 800 mila euro per ciascuna annualita’ 2021 e 2022); 2,3 milioni per la partecipazione alla “Fondazione Cinema per Roma” (793 mila euro per ciascuna annualita’ del triennio 2020-2022); 27 milioni di euro per interventi in conto capitale relativi al sostegno alla produzione di opere cinematografiche e audiovisive (9 milioni per ciascuna annualita’ del triennio).

A questi si aggiungono, con particolare riguardo alle coproduzioni internazionali, le risorse dei programmi operativi della programmazione 2014-2020, finanziati dai fondi strutturali europei, per un ammontare pari a 26,8 milioni di euro per l’anno 2020. Prima del voto finale, l’Aula ha approvato un ordine del giorno delle consigliere Marta Bonafoni (Lista Zingaretti) e Marta Leonori (Pd) che impegna il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e la Giunta regionale a mettere in atto tutte le azioni necessarie a prevenire la “desertificazione” di spazi culturali, a verificare l’esistenza di immobili di proprieta’ regionale da destinare ad attivita’ culturali e a farsi promotori presso il Comune di Roma e i municipi della richiesta di un’analoga mappatura per quanto riguarda le proprieta’ comunali.