Liceo Kant, gli studenti: abbandonati dal Governo

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Roma – Nel giorno delle proteste studentesche per la mancata apertura degli istituti superiori di secondo grado, anche i ragazzi e le ragazze del liceo ‘Immanuel Kant’ di Roma alzano la voce.

“Non accettiamo in nessun modo la situazione attuale in cui si trova l’istruzione. Ancora una volta il governo ha messo la scuola al secondo, terzo o quarto posto, lasciandoci nuovamente alla merce’ di un futuro incerto.”

“Ancora una volta il governo non ha saputo elaborare nel piano di rientro alla didattica in presenza un qualcosa che fosse mattone saldo per costruire il nostro futuro”, scrivono in una lettera firmata dai quattro rappresentanti di istituto.

“Ancora una volta il governo ha posticipato la data di rientro in presenza, e ci ha abbandonati, lasciati nuovamente in didattica a distanza, non avendo compreso la nostra profonda esigenza di cambiare”.

“La nostra scuola, cosi’ come tante altre della nostra citta’ con cui ci siamo confrontati, ha bisogno di certezze, di non essere continuamente usata come una pedina da spostare ogni qual volta sia comodo.”

“Vogliamo poter tornare tra i banchi di scuola, non ci accontentiamo di esser lasciati con uno schermo nelle nostre case- scrivono ancora i ragazzi- vorremmo che la didattica a distanza fosse solo un ponte che ci porti a tornare stabilmente a fare scuola in presenza, poiche’ asseriamo fortemente che la Dad non e’ scuola.”

“Siamo stanchi di stare costantemente in bilico tra scuola e casa per svolgere la didattica, questo aspetto ci destabilizza e si sta riversando fortemente sul nostro andamento didattico, sul nostro rapporto con l’istituzione scolastica e sulla nostra individualita’”.

Per gli studenti del ‘Kant’, la situazione relativa ai mezzi di trasporto non e’ migliorata, e gli orari scaglionati pesano sul carico di studi che devono affrontare i ragazzi e le ragazze.

“Tutte le mobilitazioni e scioperi a cui aderiremo non sono alimentate da un’insoddisfazione verso la nostra scuola: sia la preside che il corpo docenti lavorano duramente dall’inizio del nuovo anno scolastico per un’offerta formativa ed un rientro il piu’ ottimale possibile, nonostante le tantissime difficolta’ ed imprevisti che hanno dovuto, come del resto anche noi studenti, affrontare”, precisano i ragazzi, che auspicano pero’ un cambiamento, a partire da nuovi investimenti sul settore scolastico e giovanile.

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