Lista Calenda, Nanni: rispetto a Milano 35% investimenti pubblici in meno

Roma – “Gli investimenti pubblici a Roma sono insufficienti, stride la disparità rispetto a Milano e Napoli. Chiederò in tal senso di convocare in commissione lavori pubblici l’assessore e gli uffici dipartimentali per stilare una foto dettagliata delle necessità più urgenti della città e di quelle ordinarie per canalizzare gli investimenti pubblici in modo mirato e proporzionato agli abitanti residenti e ai flussi di pendolarismo e turismo che giornalmente fanno uso dei servizi offerti dalla città eterna.”

“Da anni diciamo che alla capitale d’Italia è riservato un trattamento inadeguato ma complice anche l’inadeguatezza delle ultime amministrazioni i risultati sono sempre più disastrosi”. Così in un comunicato il consigliere della Lista Calenda Dario Nanni.

“Nell’ultimo anno, come ha evidenziato bene il giornalista Paolo Boccacci sul quotidiano la Repubblica, gli investimenti pubblici su Roma si sono attestati a 359 milioni contro i 555 di Milano e i 210 di Napoli.”

“Ma a fare ancora di più la differenza è la media pro-capite per abitante, ovvero 130 euro per ogni romano contro i 400 e i 230 investiti rispettivamente per ogni cittadino di Milano e di Napoli.”

“Cifre che sono lo specchio di una realtà in declino che ha toccato l’apice nell’ultimo quinquennio con strade fortemente ammalorate, aree verdi e scuole degradate, manutenzioni e riqualificazioni con il contagocce”.

Una capitale europea, sottolinea il consigliere capitolino, “non può fare numeri di come quelli evidenziati dalle tabelle del Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (Siope), che inevitabilmente provocano crisi strutturali e ulteriore fuga degli investimenti privati. Serve certamente un cambio di rotta che non può far leva solo ed esclusivamente su grandi opportunità come quella del PNRR o grandi eventi come il Giubileo o l’Expo 2030.”

“Va messo a regime un piano d’investimenti mirato alle esigenze e alle necessità quotidiane di una grande capitale europea che ospita organismi internazionali e anche lo stato del Vaticano centro mondiale della cristianità. Crescita e sviluppo della capitale- conclude Nanni- non possono essere legati a singoli, seppur importanti eventi e circostanze.”

“Il sistema economico cittadino si deve porre l’obiettivo di competere con le altre grandi città europee anche quando non ci saranno più i fondi del PNRR. L’obiettivo è raggiungere una capacità d’investimenti pubblici superiore a quella di Milano per almeno un 20/30% l’anno”. (Agenzia Dire)