Lombardi: fondi Cassa Integrazione, Regione Lazio deve accelerare erogazione

Roma – “Va accelerato l’iter amministrativo per permettere alle aziende del Lazio di ricevere in tempi celeri i contributi per la Cassa Integrazione in deroga. Alla data del 3 aprile sono giunte alla Regione Lazio ben 20.336 domande, da parte di aziende che hanno richiesto i contributi per la Cassa Integrazione in deroga, potendo usufruire dei fondi che il Governo ha assegnato alle Regioni. Un numero, destinato a crescere, che da’ il quadro di quanto la difficolta’ economica stia gravando sulle imprese laziali e di quanto sia necessario sveltire i tempi per far si che la liquidita’ arrivi velocemente a destinazione.”

“L’iter amministrativo va semplificato e c’e’ bisogno di risorse umane aggiuntive a quelle attualmente messe in campo, visto che fino all’8 aprile sono state concesse 535 autorizzazioni al trattamento della CIG e cio’ significa che, se anche si riuscisse a lavorare 500 richieste al giorno, ci vorrebbero 41 giorni per esaurire tutte le domande presentate. Al fine di rendere piu’ veloce tutto il processo va semplificata la modalita’ di invio delle domande, che al momento prevede nella migliore delle ipotesi due passaggi (form on line e PEC) e nella peggiore tre (modulo per accreditamento al sito, form on line e PEC) e destinare provvisoriamente una parte delle risorse umane dei lavoratori di Lazio Innova alla lavorazione delle istanze in questione.”

“Di non secondaria importanza e’ poi il tema che riguarda l’assegno ordinario dei Fondi di solidarieta’ bilaterali alternativi, previsti dal Governo per assicurare ai lavoratori una tutela nei casi di riduzione o sospensione dell’attivita’ lavorativa. Va rivisto, in questo caso, l’accordo- quadro, sottoscritto dalla Regione Lazio e le Parti Sociali il 24 marzo scorso per adeguarlo a quanto disposto dalla circolare INPS emanata d’intesa con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali.”

“Tale accordo regionale, infatti prevede che per accedere al fondo sia necessario che le imprese, anche quelle artigiane, siano in regola con il versamento della contribuzione al Fondo in questione, mentre nella circolare dell’INPS e’ chiaramente esplicitato che ciascuna domanda di accesso all’assegno ordinario, per la causale COVID-19 nazionale, puo’ essere accolta nei limiti dei tetti aziendali previsti dai regolamenti dei rispettivi Fondi, vale a dire anche per quelle attivita’ che non hanno versato la contribuzione. Ho messo nero su bianco queste mie osservazioni inviando una lettera all’Assessore al Lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Bernardino e ne discuteremo oggi nel corso della Commissione competente che ha all’ordine del giorno proprio i provvedimenti assunti e da assumere per fronteggiare l’emergenza Covid-19”. Cosi’ in una nota Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Regione Lazio.