Lucha y Siesta, Comune: verso fine trasferimenti donne e bambini

Roma – “Continua il lavoro dell’Amministrazione Capitolina per accogliere in strutture protette le ultime donne vittime di violenza occupanti l’immobile Atac in via Lucio Sestio 10. L’Amministrazione ha chiesto e ottenuto due proroghe al distacco delle utenze dello stabile e individuato, nel tempo cosi’ guadagnato, posti di accoglienza per tutte.”

“Ad oggi sono stati completati i trasferimenti nelle strutture in cohousing dedicate alle nove donne, insieme ai bambini, che si trovano in una fase avanzata del percorso di fuoriuscita dalla violenza. Cosi’ come evidenziato dal censimento effettuato dalle strutture sociali in raccordo con le operatrici di Lucha y Siesta, per altre tre donne sono stati invece riservati posti nei circuiti delle Case Rifugio, con sorveglianza H24 e indirizzo segreto, perche’ ancora in una fase del percorso che necessita di massima protezione”. Lo scrive in una nota il comune di Roma.

“La disponibilita’ ad accogliere- si legge ancora- e’ partita il 20 febbraio, tuttavia e’ poi arrivata dall’associazione Lucha y Siesta la comunicazione del rifiuto, da parte di due di questi nuclei, dei posti a loro riservati, che quindi dovranno essere riassegnati per rispondere ad esigenze eventualmente emergenti di altre donne vittime di violenza in condizioni di bisogno. Il terzo nucleo e’ attualmente in contatto con i servizi sociali municipali.”

“Infine, si stanno concludendo le procedure per un ultimo nucleo in attesa di trasferimento composto da mamma con bambino. Alla luce dell’incertezza rappresentata dal futuro dello stabile in via Lucio Sestio, oggetto di vendita per il concordato Atac, da cui dipendono 11mila famiglie, la priorita’ fondamentale per l’Amministrazione Capitolina e’ stata poter garantire accoglienza alle donne e ai bambini occupanti. Superata la fase emergenziale, proseguira’ il dialogo con l’associazione per valutare la sperimentazione del modello in un’altra struttura”.